Pusher 38enne sfrutta il bar Cavallino per il suo spaccio di droga, locale sospeso per due settimane
La Polizia ha colto in flagrante la malvivente nel pieno di una compravendita di sostanze stupefacenti con un acquirente. Subito dopo è stato disposto il suo arresto
Resterà sospesa per quindici giorni l’autorizzazione alla somministrazione al pubblico di alimenti e bevande al titolare del “Bar Cavallino” di Verona: dai riscontri della Polizia di Stato è emerso che il locale venisse usato come sede di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di una 38enne veronese, successivamente tratta in arresto.
Sospeso bar Cavallino, sfruttato come sede di spaccio da una pusher 38enne
Frequentatrice abitudinaria del bar Cavallino di via Adigetto a Verona, la 38enne veronese utilizzava il locale come sede delle sue attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
Ad averne conferma è stata la Polizia a seguito di un'operazione antidroga: la pusher, infatti, è stata beccata lo scorso lunedì 29 aprile 2024 proprio nel momento di una compravendita di sostanze stupefacenti.
Dopo essersi seduta ad un tavolino esterno in compagnia di un uomo, è stata raggiunta da un altro avventore dopo pochi istanti: a quel punto, dopo essersi guardata intorno con sospetto per assicurarsi di non essere osservata, ha estratto rapidamente una dose di eroina dal reggiseno e, con destrezza, ha concluso in un attimo la vendita.
Fermato un acquirente subito dopo uno scambio
Il compratore, tuttavia, è stato fermato appena qualche metro dopo dai poliziotti e, di fronte all’evidenza dei fatti, ha confessato loro di aver acquistato dalla stessa circa mezzo grammo di eroina al prezzo di 20 euro.
Alle domande precise degli agenti, ha poi confermato di essersi recato proprio in quel bar perché certo di trovare la malvivente, avendo già in passato, in due diverse occasioni, comprato da lei altre dosi di eroina.
Dichiarazioni poi accertate durante la perquisizione della 38enne veronese, trovata in possesso oltre che della somma di denaro provento dello scambio anche di ulteriori 10 dosi di eroina confezionate e nascoste all’interno del reggiseno.
La sistematicità della sua attività di spaccio è stata poi confermata all’esito della perquisizione domiciliare nel corso della quale i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato circa 1000 euro, presumibilmente provenienti dalla vendita illegale, e una serie di bilancini di precisione e materiale utile per il confezionamento.
Arrestata la malfattrice e sospesa l'attività del locale
Ultimati gli accertamenti, la 38enne, già pregiudicata e gravata dall'obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, è stata quindi tratta in arresto: nei suoi confronti il giudice ha disposto la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Verona.
All'esito delle indagini, la Polizia ha inoltre delineato come l'esercizio commerciale fosse diventato fulcro operativo di attività illecite connesse allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti.
Alla luce di quanto emerso e dei gravi elementi investigativi raccolti, infatti, l’attività svolta dal proprietario resterà sospesa per quindici giorni: è quanto disposto dal Questore di Verona.