Beve troppa acqua in piscina e rischia di soffocare, poliziotti salvano la vita di Ayan con massaggio cardiaco e defibrillatore
Di fronte alla situazione di Ayan, andato in arresto cardiaco, i due agenti Domenica e Antonio (che erano fuori servizio) hanno agito senza esitare praticando alla perfezione le manovre di primo soccorso
A pochi giorni di distanza dal salvataggio eroico eseguito dai poliziotti Jader e Francesca nei confronti di un ragazzo che voleva gettarsi dal Ponte Catena, altri due agenti della Polizia di Stato di Verona si sono resi protagonisti di un'altra storia da brividi. Mentre si trovavano fuori servizio in una piscina di Verona, infatti, hanno letteralmente salvato la vita del piccolo Ayan, bambino che, dopo aver bevuto troppa acqua in piscina, ha rischiato di morire soffocato. I due poliziotti non hanno esitato un secondo ad agire, praticandogli un massaggio cardiaco e utilizzando con competenza il defibrillatore.
Ayan beve troppa acqua in piscina e rischia di soffocare
Si chiama Ayan Paolo e ha sei anni il piccolo bimbo tratto in salvo, nella mattinata di giovedì 27 giugno 2024, da Domenica ed Antonio: due poliziotti delle Volanti della Questura di Verona che, liberi dal servizio, si sono trovati “al posto giusto nel momento giusto” e hanno evitato una tragedia.
I due agenti di polizia erano a bordo piscina quando hanno sentito le urla di alcuni bagnanti che si erano accalcati sulla sponda opposta chiedendo disperatamente aiuto. Appena hanno visto, da lontano, un bambino tra le braccia di un gruppo di persone, Domenica ed Antonio hanno capito che non c’era da perdere neanche un minuto: si sono precipitati nel punto esatto in cui si trovavano e, dopo essersi qualificati come appartenenti alla Polizia di Stato, hanno preso in mano la situazione.
Quando si sono trovati davanti a lui, Ayan era steso supino a bordo vasca, in stato di incoscienza, con le labbra cianotiche e gli occhi all’ingiù: aveva bevuto troppa acqua e non riusciva a respirare. Ma il destino ha voluto che, nel giorno di riposo settimanale del primo turno delle Volanti, in quella struttura si siano trovati proprio Domenica ed Antonio che, qualche settimana prima, avevano ultimato il corso – organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana Soccorritori – per conseguire la certificazione di operatore BLD-S e l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore per il primo soccorso.
Poliziotti gli salvano la vita con massaggio cardiaco e defibrillatore
Con sangue freddo, i giovanissimi poliziotti hanno immediatamente effettuato la manovra “GAS” (acronimo di “Guardare, ascoltare, sentire”): dopo aver avvicinato l’orecchio al suo naso e alla sua bocca, cercando di osservarne i movimenti del torace e di captare la pressione dell’aria delle sue guance, hanno capito che era in stato di arresto cardiaco.
A quel punto si sono coordinati e, dopo essersi confrontati in pochi istanti, si sono divisi: mentre l’assistente bagnanti allertava il 118 e Domenica incominciava le prime manovre del massaggio cardiaco, Antonio si è guardato intorno alla ricerca di un defibrillatore.
Dopo averlo recuperato in uno stallo accanto ai servizi igienici, è accorso in aiuto della collega. I minuti immediatamente successivi sono stati concitati: solo alla dodicesima compressione, Ayan ha incominciato ad espellere acqua riprendendo lentamente a respirare. Quando finalmente ha aperto gli occhi, accanto allo sguardo impaurito dei genitori, a sorridergli c’erano Domenica ed Antonio, che gli sono rimasti accanto fino a quando è intervenuto il personale medico che lo ha portato al pronto soccorso.
Ayan ora sta bene
A poche ore di distanza dall’episodio che li ha fatti incontrare, Domenica ed Antonio sono andati a trovare Ayan in ospedale dove, accolti a braccia aperte dallo sguardo questa volta rassicurato dei suoi genitori, lo hanno sorpreso con “la cassetta degli attrezzi del poliziotto”: in foto, accanto al piccolo eroe, come c’è scritto sulla maglietta che indossa, ci sono i suoi due amici poliziotti accompagnati dal funzionario, Edoardo, orgoglioso del loro lavoro di squadra.
Come vi abbiamo segnalato in apertura, la storia di Ayan fa seguito a un altro salvataggio eroico messo in atto recentemente a Verona da Jader e Francesca, altri due agenti della Polizia di Stato. I due poliziotti, infatti, hanno salvato la vita a un ragazzo che, con i cuore spezzato a seguito della fine di una storia d'amore, voleva farla finita lanciandosi dal ponte Catena.
Col massimo sangue freddo, i due agenti hanno tranquillizzato il giovane, allertando nel frattempo una seconda volante. Col supporto dei colleghi, Jader e Francesca hanno afferrato il ragazzo, tirandolo giù dal parapetto del ponte Catena.