La polemica

L'astista veronese Elisa Molinarolo vittima di body shaming sui social

Il presidente Zaia: "Medaglia d’oro dell’intelligenza e della forza d’animo. La nostra atleta ha dato il meglio di sé rispondendo per le rime a un leone da tastiera"

L'astista veronese Elisa Molinarolo vittima di body shaming sui social
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Un'olimpiade indimenticabile per Elisa Molinarolo, originaria di Soave, che lo scorso 7 agosto 2024 ha disputato la finale di salto con l’asta chiudendo con un eccezionale sesto posto. Già durante i giochi olimpici di Parigi 2024, tuttavia, la giovane era stata vittima di commenti discutibili sulla sua forma vittima. A denunciare l'episodio, anche il presidente della regione Veneto Luca Zaia.

L'astista veronese Molinarolo vittima di bodyshaming sui social

Con un salto di 4,70 metri, la veronese ha superato se stessa, realizzando il suo miglior risultato personale proprio sul palcoscenico più prestigioso dello sport mondiale.

Elisa Molinarolo durante la finale a Parigi 2024

Tuttavia, le sfide per lei non sono terminate, anzi. Tramite il suo profilo Instagram, la giovane ha denunciato la piaga degli insulti social, pubblicando uno dei tanti messaggi di body shaming ricevuti durante le Olimpiadi di Parigi 2024.

“Certo che se avessi un fisico da atleta avresti potuto fare molto meglio… con quel cu..ne sei impresentabile per una manifestazione olimpica” si legge nel messaggio postato dall’atleta veneta, che ha poi scritto:

“Non importa se sei alta, bassa, magra, formosa, quel che è certo è che non andrai mai bene al leone da tastiera di turno“.

Molinarolo non si è però limitata a questo ma ha parlato dell’argomento a 360 gradi, raccontando:

“Sono davvero arrabbiata per quello che è stato scritto. Dall’altra parte dello schermo trova me, che negli anni mi sono presa i peggio insulti per il fisico e ormai “ho fatto il callo”. Ma se invece ci fosse una persona fragile, in un momento di difficoltà che litiga con lo specchio, quale sarebbe il risultato?”

La risposta di Elisa Molinarolo sul suo profilo Instagram

L’azzurra ha infine pubblicato una storia ringraziando le persone per i tanti messaggi di solidarietà e lanciato un appello:

“Ho parlato dell’argomento perché vorrei che si iniziasse ad affrontare un problema reale che per il momento è ancora sconosciuto a tante persone. Le parole possono creare danni enormi, a volte irreparabili. Se potete, aiutatemi a condividere questo argomento per il bene di tante persone“.

Zaia: "Medaglia d’oro dell’intelligenza e della forza d’animo"

“Medaglia d’oro dell’intelligenza e della forza d’animo per Elisa Molinarolo. La nostra brava astista veronese ha colto un prestigioso sesto posto nella finale dell’Asta ai giochi di Parigi, ma il meglio di sé l’ha dato dopo, rispondendo per le rime a un leone da tastiera che, riferendosi al suo fisico, l’ha fatta oggetto di body shaming, definendo in modo volgare una sua parte anatomica. Problema grave e diffuso, rispetto al quale Elisa, che ringrazio anche per questo, ha dato una lezione esemplare di come reagire e mandato un messaggio forte alle ragazze e ragazzi meno forti di lei”.

Con queste parole il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia indica come modello di campionessa anche nella vita l’Astista Elisa Molinarolo, sesta alle Olimpiadi di parigi, che oggi ha reso di pubblico dominio di essere stata oggetto di body shaming per le sue forme fisiche.

“Cosa – dice Zaia – che non le ha certo impedito un risultato sportivo straordinario: entrare per la prima volta tra le sei migliori astiste del mondo e poi assegnando un meritatissimo scettro di imperatore degli stupidi all’estensore del commento offensivo”.

La reazione forte e matura di Elisa – aggiunge Zaia – ha anche un grande valore sociale, perché il suo pensiero è andato subito alle ragazze che sono più deboli e da queste pratiche incivili possono ricevere danni psicologici anche gravi. Ha indicato loro come si fa: fregarsene e andare dritte per la propria strada senza farsi intimorire né, tanto meno condizionare nei comportamenti della vita quotidiana. Ciò che invece purtroppo succede, ad esempio determinando disturbi del comportamento alimentare, che colpiscono giovani e giovanissimi anche di 10-11 anni.

Lo abbiamo verificato direttamente giusto lunedì, con l’inaugurazione del Centro per i Disturbi Alimentare di Portogruaro. In Veneto i numeri fanno impressione: nel 2022-2023 abbiamo registrato1.350 prime visite, 3.000 pazienti seguiti, 1.000 ricoveri e 350 accessi al Pronto Soccorso. Probabilmente almeno una parte di questi sono stati portati a quella condizione dopo essere stati vittime di body shaming. Bravi medici ed equipe efficienti si occupano egregiamente delle cure, ma anche il messaggio di Elisa Molinarolo può essere una valida ‘medicina’”.

Presidente della regione Veneto Luca Zaia
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