Sassi dal cavalcavia, paura per un camionista
Pericoloso episodio di lancio di pietre dal cavalcavia della Strada Regionale 62 all'altezza dell'aeroporto Valerio Catullo ad opera di adolescenti. Illeso un camionista, impaurito dal gesto.
Pericoloso episodio di lancio di pietre dal cavalcavia della Strada Regionale 62 all'altezza dell'aeroporto Valerio Catullo ad opera di adolescenti. Illeso un camionista, impaurito dal gesto.
Il teppismo non passa mai di moda. Pericoloso episodio quello verificatosi sabato sera sulla Strada Regionale 62 in uscita da Villafranca - direzione Verona, all'altezza dell'aeroporto Valerio Catullo - con protagonista un camion bersagliato dal lancio di pietre da parte di ignoti all'altezza del cavalcavia numero 6 del tratto stradale in questione.
Il protagonista, Stefano Italiano, rimasto illeso nonostante l'accaduto, ha parole di amarezza e sconforto riguardo la pericolosità del gesto, ad opera di un gruppo di adolescenti non meglio identificato.
"Sono partito da Villafranca circa alle 22,30 e mentre mi avvicinavo al cavalcavia numero 6, in prossimità dell'aeroporto Valerio Catullo, ho notato delle ombre in lontananza, motivo per cui ho rallentato il camion. Sono riuscito a scorgere 7-8 ragazzini che dall'altezza si direbbe fossero minorenni. Poco dopo, ho sentito un forte colpo sul tetto dell'abitacolo e ho subito fermato il camion per controllare l'accaduto. Un grooso sasso aveva urtato la cappotta in vetro resina, resistente agli urti e che non ha riportato eccessivi danni. Ho subito capito il nesso tra l'urto e i ragazzi visti poco prima e, contattato un mio collega, mi ha confermato che pochi minuti prima lui stesso aveva notato grosse pietre in quel tratto stradale, senza dare eccessivamente peso alla cosa. Ho allertato subito le autorità competenti, ma in 16 anni di attività è la prima volta che mi capita una cosa del genere. Se al posto mio fosse capitato a un automobile, un masso del genere avrebbe senz'altro sfondato il parabrezza. E' assurdo che a 20 anni dall'incidente di Tortona ci siano ancora persone in grado di rendersi protagonisti di tali gesta."
Il suo intento, chiosa il camionista, è che l'episodio non venga dimenticato e che vengano promosse nuove misure di sicurezza.