AAA Cercasi medici di base in provincia di Verona, 90mila pazienti non ce l'hanno: mancano 60 dottori

In provincia di Verona mancano 60 medici di base, per un totale di 90mila cittadini in cerca del dottore di famiglia. L'allarme lanciato da Fimmg Verona.

Nel Veronese 90mila pazienti in cerca del medico di base

La carenza di medici di famiglia sta peggiorando in modo preoccupante, con circa 2.900 professionisti in meno rispetto al numero ideale per garantire un servizio efficiente. La situazione è destinata ad aggravarsi ulteriormente a causa dei pensionamenti imminenti.

"Ora stiamo arrivando al picco di uscite per la gobba pensionistica. Tra i 12 e i 15 mila colleghi potrebbero lasciare la professione nei prossimi 3 anni, con una punta massima tra il 2024 e il 2025" - ha sottolineato Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg.

Scotti ha già da tempo sottolineato la necessità di adottare provvedimenti urgenti per affrontare questa crisi imminente chiedendo di implementare misure per incentivare la formazione di nuovi medici in modo adeguato a colmare le lacune esistenti nel sistema sanitario.

U'emergenza che riguarda soprattutto il Veronese: a Verona città sono 40mila le persone senza medico di base ora. Ma se si calcola che mancano per tutta la provincia 60 medici, si parla di 90mila cittadini in cerca del dottore di famiglia.

La protesta

Proprio a Verona si è tenuta la manifestazione regionale in difesa della sanità pubblica, organizzata dal comitato veneto della rete nazionale “La Via maestra” di cui fanno parte diverse strutture regionali della Cgil, Auser, Federconsumatori, Sunia, Anpi, Libera, Legambiente, Rete degli studenti medi e altre ancora.

Se ne parla nel videoservizio di Tv7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:

I dati

Nell’Ulss9 le zone carenti di medici sono 198, ad aprile erano 213. Nel 2023 sono andati in pensione 34 medici e a gennaio 2024 sono stati assegnati 29 incarichi. Al 31 agosto tra le zone più carenti ci sono Verona città e i Comuni di cintura come Grezzana, San Martino Buon Albergo e Lavagno, e con ben 43 zone carenti su 68 solo nelle circoscrizioni 4-5 e a San Giovanni Lupatoto, Buttapietra e Castel d’Azzano.

Non va meglio nell’Est, dall’Alpone alla pianura, da Badia Calavena ad Arcole: 29 zone carenti. E 36 sono quelle del lago di Garda fino all’entroterra e alla Valpolicella e Val d’Adige, da Brentino Belluno a Bardolino, da Sant’Anna d’Alfaedo a Rivoli e San Pietro in Cariano; 18 nel Villafranchese.

Nella Bassa ci sono paesi in cui è richiesto un vincolo per coprire la carenza: Ronco, Oppeano, San Pietro di Morubio, Concamarise, Salizzole, Sorgà, Sanguinetto, Casaleone e Castagnaro.

Affinché si torni a regime, e dunque ad un'inversione di tendenza, si dovrà attendere il 2027 quando ci saranno ingressi maggiori delle uscite, guardando alla curva dei laureati.