700 luoghi speciali in 360 città 

Giornate FAI d'Autunno 2024 a Verona e in provincia: scopri i 2 luoghi (di solito) inaccessibili

Appuntamento da non perdere per sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024

Giornate FAI d'Autunno 2024 a Verona e in provincia: scopri i 2 luoghi (di solito) inaccessibili
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Torna un appuntamento atteso ogni autunno da tanti appassionati della bellezza unica del nostro Paese. Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 tornano le Giornate FAI d'Autunno, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia e alle storie inedite e inaspettate che custodisce con visite a contributo libero in 700 luoghi speciali in 360 città, dai grandi capoluoghi ai piccoli comuni, dai centri storici alle province, da Nord a Sud della Penisola.

Giornate FAI d'Autunno 2024

Complice un successo che si conferma di anno in anno, le Giornate FAI d'autunno arrivano alla 13^ edizione. Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato.

È questa la missione del FAI: "curare il patrimonio raccontandolo" a cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante l’anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI d'autunno, quando 700 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio.

Locandina Giornate FAI d'Autunno 2024

Le Giornate del FAI offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, che risiede nella loro Storia intrecciata con la Natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono.

Un racconto corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale con un unico obiettivo: conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perché appartiene a tutti.

Tesori inaccessibili in provincia di Verona

Tra le visite esclusive nelle Giornate di Primavera FAI a Verona si trovano:

PALAZZO DAL VERME, FRANCHINI, MALASPINA

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L'edificio è situato nel cuore del centro storico della città di Verona. Esso fa parte di un isolato racchiuso tra le vie Sant'Egidio, San Mamaso, Garibaldi ed Emilei. L'area conserva ancora l'originale impianto romano a maglia ortogonale e venne risparmiata quasi del tutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Oggi via Garibaldi costituisce una delle arterie principali del centro della città grazie alla sua connessione diretta con Ponte Garibaldi che attraversa il fiume Adige.

Il palazzo venne costruito nel XV secolo, su preesistenze del XIII secolo. Originariamente apparteneva alla famiglia Dal Verme e verso il 1745 passò ai Malaspina, che lo trasformarono in stile gotico veneziano. Il palazzo passò poi ai Verità, per giungere ai Franchini ed infine all'attuale proprietario, che è una realtà commerciale privata.

L'edificio è da ritenere uno dei più importanti palazzi gotici di Verona, sviluppatosi su un preesistete manufatto romanico di cui rimangono le vestigia in finestre ad arco in tufo e cotto. È considerato un gioiello il poggiolo al primo piano in angolo tra le vie Sant'Egidio ed Emilei, con parapetto di pietra traforata e due bifore trilobate. Gli interni mostrano anche i suggestivi saloni razionalisti.

PER INFO E DETTAGLI

PALAZZO GHERARDINI SPARAVIERI

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Palazzo Gherardini Sparavieri è situato nel cuore del centro storico della città di Verona. Esso fa parte di un isolato racchiuso tra le vie Sant'Egidio, San Mamaso, Garibaldi ed Emilei. L'area conserva ancora l'originale impianto romano a maglia ortogonale e venne risparmiata quasi del tutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Oggi via Garibaldi costituisce una delle arterie principali del centro della città grazie alla sua connessione diretta con Ponte Garibaldi che attraversa il fiume Adige.

Il palazzo, presenta un impianto riconducibile all'architettura civile del 500 e apparteneva in origine agli Sparavieri, un'antica famiglia di Verona. Fu poi acquisito dal marchese Gherardini nel 1632, che lo ampliò e lo adattò come sua casa. Nel 1888 fu acquistato da una banca, che lo conformò alle proprie funzioni . Il palazzo stesso fu poi rinnovato nel 1927 ed ornato con affreschi di Casarini e Zamboni, simboleggianti le arti, le industrie e l'agricoltura.

Il palazzo fu residenza di rappresentanza di famiglie nobili e potenti e segue l'estetica e i principi dell'architettura Veronese del 500, fortemente influenzata dal linguaggio dell'architetto Sanmicheli, che in quegli anni si occupò dell'ammodernamento del sistema di fortificazioni della città. Nel corso dell'Ottocento, a seguito del cambio della proprietà, l'edificio subì trasformazioni significative, oggi infatti l'attuale distribuzione, i rivestimenti e le finiture ne evidenziano il gusto tardo Ottocentesco.

PER INFO E DETTAGLI

Per prendere visione dell'intera lista di proposte a Verona, il sito ufficiale del FAI ha un'area appositamente dedicata alle Giornate d'Autunno: sarà sufficiente inserire il nome della propria provincia o regione in un maschera dedicata e compariranno tutte le opzioni sul territorio.

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