Pamela trovata morta nel Po, si indaga su un possibile suicidio per truffa

Nel pomeriggio di domenica 20 ottobre 2024 dal fiume Po è stato recuperato un cadavere dai vigili del fuoco nel territorio comunale di Crespino: si tratta di Akatshi Lutahe, conosciuta come Pamela, 40enne residente nel Veronese scomparsa da Occhiobello dal 15 ottobre 2024. A distanza di alcuni giorni dal ritrovamento del corpo, la Procura di Rovigo ha aperto un fascicolo di indagine per istigazione al suicidio: tra le ipotesi c'è quella del gesto estremo dovuto a una truffa.

Pamela trovata morta nel Po, si indaga su un suicidio per truffa

C'è il sospetto che il suicidio di "Pamela", 40 anni di origine congolese, trovata morta lungo il fiume Po a Crespino lo scorso 20 ottobre, potrebbe essere stato causato da una truffa subita da parte di soggetti ignoti. La Procura della Repubblica di Rovigo ha infatti aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio.

La 40enne, residente a Cerea, si era allontanata volontariamente, il marito ne aveva denunciato la scomparsa il 14 ottobre. Il giorno successivo, alcuni effetti personali erano stati ritrovati nell'area golenale di Occhiobello. Il suo corpo senza vita, invece, è stato ritrovato nel fiume Po domenica 20 ottobre 2024.

La Procuratrice capo di Rovigo, Manuela Fasolato, ha comunicato che il prossimo 28 ottobre verrà affidato l'incarico per l'autopsia, con l'obiettivo di chiarire le cause e il momento della morte. Nel frattempo, le indagini sono affidate ai Carabinieri, che stanno lavorando per ricostruire la dinamica e le motivazioni di questa tragedia.