A Verona

Rapine con vigilanti aggrediti: due episodi in poche ore al negozio Zara e alla Lidl di corso Venezia

I Carabinieri hanno tratto in arresto per rapina impropria un 38enne russo e un 22enne di origini marocchine

Rapine con vigilanti aggrediti: due episodi in poche ore al negozio Zara e alla Lidl di corso Venezia
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Serata impegnativa quella di mercoledì 23 ottobre 2024. I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Verona hanno tratto in arresto, in due distinti interventi, due cittadini stranieri per rapina impropria (in copertina: negozio Zara in via Mazzini e supermercato Lidl in corso Venezia).

La prima rapina a Zara

Il primo proprio in centro storico, presso il negozio Zara di Via Mazzini, dove un 38enne russo ha tentato di rubare un capo d’abbigliamento, cercando poi di sfuggire ai controlli all’uscita dal locale.

Nella circostanza, dopo essere stato sorpreso, il 38enne ha aggredito ripetutamente l’addetto all’accoglienza ed è stato definitivamente bloccato all’ingresso dalla pattuglia dei Carabinieri, prontamente intervenuta.

Il secondo caso alla Lidl

Il secondo episodio è avvenuto presso il supermercato Lild di corso Venezia dove un 22enne marocchino, insieme alla compagna, sono stati scoperti dal titolare dell’esercizio mentre rubavano generi alimentari e profumi; nonostante vari inviti a riconsegnare la merce asportata, il 22enne ha aggredito a mani nude i dipendenti e, durante la fuga, gli ha lanciato contro vari oggetti per non essere inseguito.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri ha permesso di intercettarli e fermarli poco dopo, in una via limitrofa, mentre scappavano.

Doppio arresto

Le rispettive refurtive sono stati restituite agli esercizi commerciali, mentre i due stranieri sono stati tratti in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Verona, trattenuti in attesa di essere condotti nella mattinata di giovedì 24 ottobre 2024 davanti al Giudice del Tribunale scaligero per il rito direttissimo.

Si rappresenta, infine, che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte del Comando procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo dove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.

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