A San Martino Buon Albergo

20enne ruba uno scooter T-Max, per restituirlo obbliga il proprietario a dargli 300 euro

I fatti risalgono ad agosto scorso. Per lui, rintracciato a Isola della Scala, è scattato l'arresto per estorsione: durante l'estate si è reso artefice di altri reati predatori nel veronese

20enne ruba uno scooter T-Max, per restituirlo obbliga il proprietario a dargli 300 euro
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Nella tarda serata di martedì 19 novembre, i militari della Stazione Carabinieri di Colognola ai Colli, coadiuvati da quelli della Stazione di Isola della Scala, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Tribunale di Verona a carico di un 20enne di origine nord africana, ritenuto responsabile del reato di estorsione.

Estorce 300 euro al proprietario per restituire il T-Max rubato

I fatti risalgono allo scorso agosto, quando a un giovane di San Martino Buon Albergo è stato rubato il suo scooter, Yamaha T-MAX parcheggiato nelle vicinanze della propria abitazione. Il giorno dopo la vittima del furto è stata contattata ed informata da uno sconosciuto interlocutore ed intimata a corrispondere la somma in contanti di 300,00 euro per riottenere il proprio motociclo, fissando luogo e orario per lo scambio. Circostanza che effettivamente è avvenuta, il giorno seguente, secondo le modalità concordate.

Arrestato un 20enne

Sporta la denuncia per quanto accaduto, sono state immediatamente avviate le indagini, coordinate dalla Procura scaligera, rivolte all’identificazione dell’autore del reato e che hanno portato all’arresto del responsabile, rintracciato a Isola della Scala, il quale, durante tutta l’estate passata, si è già reso artefice di più reati predatori in Val d’Illasi, Zevio e Verona, tra cui anche furti e ricettazione di ciclomotori.

Il destinatario del provvedimento, in Italia senza fissa dimora, a termine delle formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Verona Montorio, a disposizione della Autorità Giudiziaria. Si rappresenta infine che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.

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