Il villafranchese Spellini nuovo presidente dei pensionati di Confagricoltura
«Continuerò l’impegno sulle molteplici problematiche della categoria, come le pensioni sotto la soglia di sopravvivenza, le malattie professionali e la carenza di servizi»

«Continuerò l’impegno sulle molteplici problematiche della categoria, come le pensioni sotto la soglia di sopravvivenza, le malattie professionali e la carenza di servizi»
È Pietro Spellini il nuovo presidente dei pensionati di Confagricoltura Verona. L’agricoltore villafranchese subentra a Lorenzo Massignan, scomparso un mese fa. Laurea in ingegneria, 79 anni, da sempre innamorato della campagna, Spellini è stato insegnante all’istituto professionale per l’agricoltura di Isola della Scala, ma la sua attività principale è stata ed è quella di coltivare i campi di famiglia a Fornaci di Villafranca.
In Confagricoltura Verona è stato spesso membro di giunta ed è attualmente vicepresidente. “Prendo con orgoglio il testimone da Lorenzo Massignan, che ha dato grande impulso agli agricoltori pensionati portando il gruppo veronese a oltre 500 iscritti – dice Spellini -. Io continuerò l’impegno sulle molteplici problematiche della categoria, come le pensioni sotto la soglia di sopravvivenza, le malattie professionali e la carenza di servizi. La vita dura nei campi comporta alcune patologie debilitanti o invalidanti, che necessitano il ricorso a costose cure sanitarie: un
agricoltore su tre ha problemi conseguenti a infortuni o malattie professionali, sia legate all'ambiente di lavoro, sia agli attrezzi. Mancano però sostegni e aiuto: sanità, trasporti, assistenza domiciliare e il riconoscimento da parte degli istituti previdenziali delle malattie professionali legate all'attività agricola. Gli agricoltori pensionati hanno più difficoltà degli altri, perché vivono spesso in posti isolati, in case di campagna poco riscaldate, con pochi mezzi di trasporto e con poca liquidità economica. Il 40 per cento di loro tira avanti in condizioni di ristrettezze economiche, con trattamenti inferiori ai 1.000 euro”.