Nel Veronese

Vincita da 2 milioni al Gratta&Vinci, piastrellista assolto: non c'è prova che si fosse accordato con due amici per dividere il premio

La vicenda era iniziata nel febbraio 2021. L'allora 41enne ha rischiato di finire in carcere per appropriazione indebita

Vincita da 2 milioni al Gratta&Vinci, piastrellista assolto: non c'è prova che si fosse accordato con due amici per dividere il premio
Pubblicato:

Dopo aver acquistato diversi Gratta & Vinci nel Veronese, tre colleghi di lavoro erano riusciti ad aggiudicarsi l'esorbitante cifra di due milioni di euro. Tuttavia, uno di loro, un piastrellista brasiliano all'epoca dei fatti 41enne residente nel Mantovano, ha poi incassato da solo la vincita scatenando l'ira degli altri due. La vicenda da almeno tre anni è stata raccontata in questi termini, ma ora va riscritta: finita in Tribunale e dopo la richiesta del pm di 3 anni di carcere per appropriazione indebita, il fortunato vincitore è stato assolto e ha ritirato il premio.

Gratta&Vinci milionari

La vicenda ha avuto inizio il 22 febbraio 2021, con l'acquisto di alcuni Gratta&Vinci. Secondo due amici del piastrellista brasiliano si trattava di un investimento comune: dividiamo la spesa, se vinciamo dividiamo anche la vincita.

Il piastrellista brasiliano, a distanza di soli 20 giorni, era andato da solo a riscuotere ben due vincite del valore di più di 2 milioni di euro.

La cosa destò non pochi sospetti anche agli occhi della Guardia di Finanza, che ipotizzò una "soffiata"da parte di un dipendente della concessionaria adibita alla distribuzione dei “Gratta e Vinci”.

Tolto ogni dubbio, si era però aperto il contenzioso sulla presunta vincita non divisa equamente per tre.

L'udienza in Tribunale l'11 settembre 2023 era finita tra insulti, urla e minacce (con tanto di intervento delle rispettive mogli), sfociate in una quasi rissa.

Lo scorso giugno 2024, al termine di una turbolenta battaglia in Tribunale, il pm Alberto Sergi aveva chiesto per il 41enne di origine brasiliana 3 anni di carcere per appropriazione indebita. 

Ma giovedì 9 gennaio 2025, è arrivato l'ultimo capitolo della vicenda: il piastrellista è stato ufficialmente assolto.

Per la giudice Sabrina Miceli non ci sono infatti abbastanza prove per presumere che imputato e persone offese - si legge nelle motivazioni della sentenza - abbiano acquistato in società il biglietto.

Adesso il 43enne brasiliano potrà dunque riscuote l'ingente somma di denaro: i suoi due milioni di euro (1,6 milioni al netto delle tasse).

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali