Polizia segue auto sospetta, poi la scoperta: erano gli ennesimi finti Carabinieri che stavano truffando un'80enne
E' successo nella giornata di giovedì 30 gennaio 2025: due malviventi originari di Napoli sono stati arrestati per i reati di truffa aggravata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre al danneggiamento aggravato
Nella tarda mattinata di giovedì scorso, 30 gennaio 2025, a Peschiera del Garda, la Polizia di Stato ha arrestato due malviventi provenienti da Napoli che, con un inganno telefonico, sono riusciti a truffare un’anziana di 80 anni.
Fingendosi carabinieri, i malviventi hanno convinto l'80enne a consegnare loro tutti i beni preziosi che possedeva. L’intervento tempestivo degli agenti ha permesso di fermarli e restituire alla vittima quanto sottratto.
Ennesima truffa dei finti carabinieri a un'80enne
La truffa è iniziata con una telefonata. Spacciandosi per carabinieri, i due malfattori hanno informato l’anziana che il figlio era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale, causando il ferimento di più persone. Per evitare conseguenze giudiziarie e il rischio di quattro anni di carcere, l'anziana avrebbe dovuto pagare una somma di 19.800 euro o consegnare tutti i beni di valore a sua disposizione.
Spaventata per il destino del figlio, la vittima si è fidata e ha accettato di consegnare i suoi monili d’oro. I truffatori, rimanendo in auto, hanno atteso sotto casa della donna il momento della consegna, senza mai scendere dal veicolo.
L'intervento della polizia e l’arresto
Gli agenti della squadra mobile, impegnati in servizi di controllo contro le truffe agli anziani, avevano notato l’auto sospetta dei due malviventi e avevano deciso di seguirla. Nel preciso istante in cui la donna ha consegnato il sacchetto contenente i suoi beni, la polizia è intervenuta per bloccare i truffatori.
A quel punto, i due uomini hanno tentato la fuga, speronando una pattuglia e investendo un agente, che ha riportato lievi ferite. Dopo un inseguimento, i malviventi sono stati fermati e arrestati.
Gli arrestati, il cui fermo è stato convalidato, sono stati sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Napoli. A loro carico sono stati contestati i reati di truffa aggravata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre al danneggiamento aggravato del mezzo della polizia. Grazie all’intervento degli agenti, tutti i beni sottratti sono stati recuperati e restituiti alla vittima.
Si precisa che la responsabilità penale degli arrestati sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.