Morte Nora, il pusher ha chiesto sesso in cambio della cocaina: ci sono altri due indagati
La madre della ragazza: "Ho denunciato 147 volte la situazione di mia figlia, ma nessuno ha fatto nulla"
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Emergono nuovi dettagli sulla morte di Nora, la ragazza di 15 anni trovata morta il 27 gennaio in un'abitazione abbandonata a San Bonifacio, dopo l'arresto del 34enne che le avrebbe venduto la droga.
Morte Nora, il pusher ha chiesto sesso in cambio della cocaina
Sabato 8 febbraio 2025 le forze dell’ordine hanno arrestato un 34enne, nordafricano, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale, ritenuto responsabile di aver venduto ripetutamente cocaina alla giovane nei giorni precedenti alla sua morte.
Ma nelle ultime ore è emerso un nuovo dettaglio sulle circostanze della morte di Nora. Il 34enne, infatti, è stato arrestato e accusato di "morte come conseguenza di altro delitto". Secondo le indagini, il pusher avrebbe dato la cocaina a Nora in cambio di prestazioni sessuali. Il corpo della giovane è stato trovato dai carabinieri sul pavimento di un appartamento popolare abbandonato, in via Ambrosini, che era diventato un ritrovo per consumatori di stupefacenti.
Poco prima della sua morte, Nora avrebbe inviato un messaggio vocale al padre, urlando e chiedendo aiuto, e anche chiamato la madre nelle prime ore del mattino.
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Con lo spacciatore 34enne, che quando Nora è stata male sarebbe scappato invece di chiamare l’ambulanza, sono state denunciate altre due persone: un italiano e uno straniero.
La madre di Nora: "Mia figlia è stata manipolata"
La madre di Nora è convinta che sua figlia sia stata raggirata da una donna di origini brasiliane, la quale, pur non risultando al momento indagata, l'avrebbe accompagnata nell'appartamento dove è stata trovata senza vita. Nora, già da tempo, frequentava ambienti pericolosi e persone poco raccomandabili, come raccontato durante la trasmissione Storie Italiane su Rai1.
"Ho denunciato 147 volte la situazione di mia figlia, ma nessuno ha fatto nulla. L'hanno circuita, torturata stringendole il collo, e una donna brasiliana la manipolava con i soldi. La portava via per settimane senza il mio consenso e la vendeva", ha dichiarato.
Luciana ha aggiunto di aver sporto due denunce contro questa donna, nel tentativo di tenerla lontana da Nora.
"La portavano in giro per tante città, con macchine che la accompagnavano ovunque. Quel sabato, Nora ha ricevuto una telefonata da quella donna che le diceva di andare a una festa. Io ho avuto un brutto presentimento e le dicevo di non andare, ma lei mi ha risposto: 'Mamma, voglio divertirmi con le mie amiche'"-
La madre ha poi raccontato ciò che accade nell'abitazione popolare occupata dove è stata trovata morta sua figlia.
"In quel posto ci sono tanti adolescenti che vengono adescati con scuse per essere sfruttati in ogni modo. C'era anche un'altra ragazza minorenne, che per scappare ha saltato un cancello e si è ferita al braccio. È riuscita a fuggire, ma ora la stanno cercando perché vogliono uccidere anche lei".