Allarme per la Carenza di Medici di Famiglia e Ospedalieri in tutta la regione
Il Veneto si trova ad affrontare una grave crisi nel settore sanitario, con una significativa carenza sia di medici di famiglia che di personale ospedaliero

Il rapporto della Fondazione Gimbe evidenzia una situazione preoccupante per quanto riguarda la disponibilità di medici di famiglia in Veneto. La regione registra una media di 1.546 pazienti per ogni medico di medicina generale, superando il massimale previsto dall'Accordo Collettivo Nazionale (ACN) di 1.500 assistiti per medico. Inoltre, il 68,7% dei medici in Veneto ha in carico più di 1.500 pazienti, una percentuale significativamente superiore alla media nazionale del 51,7%.
Questa situazione compromette la qualità dell'assistenza sanitaria, riducendo il tempo che ogni medico può dedicare a ciascun paziente e limitando la possibilità per i cittadini di esercitare il diritto alla libera scelta del proprio medico di famiglia. Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha sottolineato che "il quadro reale è ancora più critico di quanto mostrano i numeri", evidenziando le difficoltà nel trovare un medico di medicina generale vicino a casa.
Situazione nella Provincia di Verona
Nella provincia di Verona, la situazione rispecchia la tendenza regionale. Secondo i dati del Consiglio Regionale del Veneto, entro i prossimi cinque anni, un terzo dei medici veronesi andrà in pensione, aggravando ulteriormente la carenza di personale sanitario.
Questo scenario preoccupa sia i cittadini che le istituzioni locali, che temono un ulteriore peggioramento dell'accesso alle cure primarie.
Carenza di medici anche negli ospedali: la protesta di Monselice
Il rapporto della Fondazione Gimbe non si limita a evidenziare criticità nell'ambito della medicina generale, ma segnala anche una situazione allarmante per quanto riguarda la carenza di personale ospedaliero.
Oggi, 4 marzo 2025, si è tenuta una manifestazione davanti all'ospedale di Schiavonia a Monselice, in provincia di Padova, per protestare contro la crescente carenza di medici e infermieri negli ospedali della regione. I manifestanti hanno denunciato la riduzione del personale negli ultimi tre anni, che sta mettendo a dura prova il sistema sanitario locale.
La situazione nell'Ulss 6 Euganea, che comprende la Bassa Padovana, è particolarmente critica. La carenza di personale medico e infermieristico sta causando un sovraccarico di lavoro per gli operatori sanitari rimasti, con ripercussioni sulla qualità dell'assistenza offerta ai pazienti. Le istituzioni locali stanno cercando soluzioni per fronteggiare questa emergenza, ma la strada da percorrere appare ancora lunga e complessa.