Crisi alle Vetrerie Riunite di Colognola ai Colli: confermati i licenziamenti e cresce la preoccupazione
L'assessore regionale al Lavoro, Valeria Mantovan, ha sollecitato l'azienda a formalizzare un piano industriale che delinei strategie future e investimenti per garantire la continuità produttiva e salvaguardare l'occupazione

Gli scioperi continuano a Colognola ai Colli, in risposta alla grave crisi che ha colpito le Vetrerie Riunite e la Borromini, aziende simbolo del settore del vetro nella provincia. La situazione è peggiorata con la conferma dei licenziamenti, aumentando la preoccupazione per il futuro occupazionale e produttivo nel territorio.
L'assessore regionale al Lavoro, Valeria Mantovan, ha sollecitato l'azienda a formalizzare un piano industriale dettagliato che delinei le strategie future e gli investimenti previsti per garantire la continuità produttiva e salvaguardare l'occupazione. Un nuovo incontro del tavolo regionale è stato fissato per mercoledì 5 marzo.
La mobilitazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali
In risposta alla situazione, il 28 febbraio si è svolto uno sciopero unitario di 8 ore dei metalmeccanici veronesi, con presidi organizzati presso le sedi delle Vetrerie Riunite e della Borromini. Le organizzazioni sindacali hanno espresso forte preoccupazione per la mancanza di un piano industriale e temono un progressivo smantellamento delle attività produttive nel territorio veronese.
La solidarietà della comunità locale
La comunità di Colognola ai Colli ha manifestato solidarietà ai lavoratori coinvolti, esprimendo preoccupazione per l'ulteriore impoverimento del tessuto sociale locale.
La conferma dei licenziamenti alle Vetrerie Riunite rappresenta un momento critico per l'economia locale e per le famiglie dei lavoratori coinvolti. La richiesta di un piano industriale dettagliato e condiviso appare fondamentale per delineare prospettive future e garantire la tenuta occupazionale nel territorio.