A Colognola ai Colli

Maestranze di VR Group in sciopero con presidio avanti a Vetrerie Riunite e Borromini

Lavoratori sul piede di guerra contro la proprietà che ieri ha snobbato il tavolo di concertazione Regionale

Maestranze di VR Group in sciopero con presidio avanti a Vetrerie Riunite e Borromini
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Di VR Group, fanno parte Vetrerie Riunite e Borromini, due ditte che operano nei settori dell’home appliance e dell’automotive per un gruppo che è leader del mercato mondiale per la produzione di oblò in vetro per lavatrici e asciugatrici e fari.

Il quartier generale di VR Group è dislocato su un’area 140.000 mq a Colognola ai Colli (VR) nei cui stabilimenti lavorano 900 dipendenti altamente formati, i quali producono 43 milioni di pezzi all’anno per un mercato che raggiunge ben 42 paesi in tutto il mondo.

Il ruolo strategico di Borromini

Braccio essenziale di VR Group è Borromini che da decenni progetta e sviluppa stampi per diversi ambiti d’utilizzo dai fanali in vetro, agli oblò per lavatrici passando nel tempo dagli stampi per forme in vetro a quelli per le moderne forme in materiale termoplastico, essendosi dotata anche di un reparto interno di stampaggio a iniezione per la verifica dei campioni dei prodotti ottenuti con i propri stampi.

Proprio per via dei quasi 1.000 stampi progettati per i più importanti utilizzatori del settore - per i quali va dallo studio preliminare del componente, fino alla campionatura personalizzata - VR Group nel settore dell’automotive serve clienti del calibro di: Marelli, Valeo, Farba, ZKW, Koito, Elba, Magna, Optrel, Wide Eye, Hella.

Vetrerie Riunite Colognola ai Colli: 140.000 mq di stabilimenti all'avanguardia

Successo minato dalla crisi dell'automotive?

In questo quadro di successo, che è il biglietto da visita che di sè fa VR GRoup, si sarebbe insinuata la crisi dell’automotive europeo con ben noti scioperi dei lavoratori delle maggiori aziende automobilistiche, prima ancora che di quelle della componentistica e con il crollo dei titoli azionari.

Le cause vengono attribuite alla transizione energetica da parte dell’Ue con conseguenti minori investimenti da parte delle aziende ed all’alto costo del lavoro europeo rispetto a quello cinese, al costo dell’energia e alla scarsità di materiali per la componentistca o l'osoleta teconolgia che caratterizzerebbe il Vecchio Continente.

Dalla crisi europea a quella veronese

Ed è così che la crisi arriva a toccare colossi come VR GRoup che, infatti, ha formalizzato l’avvio della procedura di riduzione del personale in barba al sindacato, alle relazioni interne ed a quelle intrattenute con la stessa Regione Veneto che proprio per questa settimana aveva convocato un tavolo di discussione per approfondire la situazione e verificare soluzioni di minore impatto sociale.

Malessere diffuso: uno dei tanti momenti di protesta organizzati di questi tempi nel veronese

Non c'è comunicazione

In particolare, i sindacati contestano all'azienda di non aver mai fatto trapelare le sue reali intenzioni le quali hanno preso corpo da un giorno all'altro facendo addirittura saltare l'incontro organizzato a livello regionale per ieri, giovedi 13 marzo 2025, in concomitanza del quale era stato proclamato anche uno sciopero di otto ore che si sarebbe dovuto concludere oggi venerdì 14 marzo.

Risultato?

Rinviato al 26 marzo il tavolo di lavoro sulla crisi degli stabilimenti di Vetrerie Riunite e Borromini, con lavoratori e sindacati preoccupati ed ancora in protesta.

Mentre a Colognola ai Colli i lavoratori confermano il presidio davanti ai loro cancelli, la proprietà delle due aziende - un fondo di investimento portoghese - non intenderebbe sentir parlare di ammortizzatori sociali e cassa integrazione , né trattare congiuntamente le due situazioni anche se, indipendentemente da ciò, avrebbe già comunicato di voler procedere con il licenziamento di almeno un centinaio di dipendenti dei due siti.

La Regione intanto ha già preparato un altro tavolo attorno al quale. però, non si sa ancora se l'azienda ci sarà.

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