Nella bassa veronese

Pellet non certificato, sequestrate 400 tonnellate a Verona

Nel corso di una importante operazione contro la frode in commercio, sequestrate 400 tonnellate di prodotto ad un rivenditore di pellet

Pellet non certificato, sequestrate 400 tonnellate a Verona
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Quest'oggi, giovedì 30 aprile 2025, la Guardia di Finanza ha comunicato di aver sequestrato 400 tonnellate di pellet; l'importante operazione in materia di sicurezza di prodotti e trasparenza delle informazioni a tutela del consumatore, è stata condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Verona (In copertina, una foto d'archivio).

Le verifiche

L’attività, condotta sul campo dalla Compagnia di Legnago, ha riguardato una società della bassa veronese per la commercializzazione di pellet per l’alimentazione delle caldaie domestiche. Purtroppo, il tutto avveniva con l'indebito utilizzo della certificazione ENplus ovvero il marchio internazionale registrato che garantisce elevati standard qualitativi nella filiera del pellet.

Indicazioni fuorvianti

Il brevetto, nella fattispecie, garantisce la capacità calorifera del prodotto nel rispetto delle normative ambientali ma gli imballaggi controllati indicavano un potere calorifico ben superiore a quello reale e l'informazione poteva trarre in inganno l’ignaro acquirente.

Provenienza extra UE non certificata

E' stato inoltre appurato che la maggior parte dei prodotti stoccati in azienda non avrebbero potuto essere immessi in comercio in quanto provenienti da paesi extra UE o da società non certificate, contrariamente a quanto riportato sugli imballi.

Il soccorso dell'AIEL

Per accertarsi della regolarità dei prodotti, i Finanzieri si sono avvalsi dell'Associazione Italiana Energie Agroforestali (Aiel), la quale, tramite un proprio tecnico responsabile delle certificazioni ENplus, ne ha confermato la non conformità.

Il conto finale

Alla fine, i verbali di contestazione elvati parlano di:

  • sequestro di 16.889 sacchi di pellet, ciascuno del peso di 15 kg, contrassegnati da marchi contraffatti e caratteristiche non rispondenti a quanto dichiarato;
  • sequestro di 9.578 sacchi privi delle obbligatorie indicazioni in lingua italiana;
  • denuncia del legale rappresentante della società per frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
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