Scomparsa di Clara Rossignoli, i familiari: "Frequentava persone pericolose, temiamo sia stata raggirata"
I familiari preoccupati hanno raccontato gli ultimi mesi dell'anziana alla trasmissione Storie Italiane condotta da Eleonora Daniele

Continuano le ricerche di Clara Rossignoli, la 79enne scomparsa da Porto di Legnago, in provincia di Verona, lo scorso 11 aprile 2025.
"Temiamo sia stata raggirata"
A raccontare gli ultimi mesi dell'anziana è stata la moglie del nipote, intervenuta alla trasmissione Storie Italiane su Rai 1, condotta da Eleonora Daniele.
"L’abbiamo vista l’ultima volta il venerdì mattina", racconta la donna, "come ogni giorno usciva a piedi per andare al tabacchino a comprare le sigarette per sé e per quello che lei chiamava il suo ‘amore’. Poi proseguiva fino al bar. Era la sua routine".
Secondo i familiari, Clara si trovava in una situazione delicata, tra difficoltà economiche e relazioni preoccupanti.
"Ci hanno riferito che aveva chiesto un prestito di 10 euro alla ragazza del tabacchino. A casa sparivano oggetti, chiedeva spesso sigarette. La sua pensione veniva assorbita da debiti al bar e in negozi dove lasciava in sospeso sigarette, profumi, spese varie. A volte arrivava a spendere fino a 500 o 600 euro in pochi giorni".

Preoccupazioni erano emerse anche sul piano psicologico e sociale.
"Negli ultimi tre mesi parlava di due relazioni amorose, ma dai riscontri dei carabinieri sembra fossero solo frutto della sua immaginazione. Aveva cambiato tre telefoni in un mese, dicendo che le erano stati rubati, ma temiamo che li vendesse per ottenere denaro".
La famiglia esclude l’ipotesi di una fuga volontaria:
"Non crediamo a una fuga d’amore. Piuttosto, pensiamo che qualcuno l’abbia manipolata. Potrebbe essere salita in macchina con qualcuno. Tanti in paese sanno, tanti hanno visto".
"Frequentava persone pericolose"
A peggiorare il quadro, il decadimento cognitivo della donna.
"Soffriva di problemi di demenza e da quasi due anni c’era un fascicolo aperto dai servizi sociali. Più volte abbiamo chiesto aiuto. La situazione è degenerata quando ha iniziato a frequentare assiduamente un bar, dal mattino fino a sera. Diverse persone, anche non italiane, sono venute a cercarla a casa per farsi restituire soldi. In alcune occasioni l’hanno minacciata".
Infine, la testimonianza tocca episodi inquietanti.
"Passava molto tempo con persone problematiche, tra cui alcuni pregiudicati. Una volta è stata accompagnata a casa da una donna con il braccialetto elettronico. Un uomo marocchino le aveva regalato un frigorifero e poi è tornato più volte a pretendere dei soldi, arrivando a minacciarla di morte. Una situazione da film, purtroppo reale".
Scomparsa di Clara Rossignoli
Dalla denuncia della scomparsa, avvenuta l’11 aprile, sono scattate subito le ricerche per ritrovare Clara Rossignoli. Oltre alle forze dell’ordine, sono entrati in azione anche i vigili del fuoco, che hanno allestito un centro operativo mobile nei pressi dell’istituto Silva Ricci. Le operazioni hanno coinvolto le squadre dei pompieri di Legnago e Verona, con l’ausilio di dronisti arrivati da Pordenone e Rovigo. Le rive dell’Adige sono state perlustrate anche via fiume con un gommone, mentre le zone circostanti sono state sorvolate da un elicottero.
Tuttavia, a diciotto giorni dalla scomparsa, di Clara non c’è ancora traccia e le ricerche sul campo sono state momentaneamente sospese. Proseguono invece le indagini dei Carabinieri della Stazione di Legnago, che stanno raccogliendo testimonianze da familiari e conoscenti per ricostruire gli ultimi movimenti della donna. Il pubblico ministero Maria Federica Ormanni ha aperto un fascicolo sulla scomparsa.