Colto sul fatto

56enne sfonda la porta di un bar a colpi di piccone e poi prova a scassinare le slot machine

Ma i Carabinieri lo stavano già seguendo perché lo hanno scoperto a bordo di un'auto rubata: i militari lo hanno fermato a Quaderni, frazione di Villafranca di Verona, nella notte di martedì 13 maggio 2025

56enne sfonda la porta di un bar a colpi di piccone e poi prova a scassinare le slot machine
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Continua incessante il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Villafranca di Verona, impegnati in servizi di prevenzione e repressione al fenomeno dei reati predatori. Ed è in tale contesto di controllo del territorio che i militari dell'Aliquota Operativa dei Carabinieri di Villafranca, la notte di martedì 13 maggio 2025, hanno arrestato un cittadino rumeno 56enne, già noto alle Forze dell’Ordine e senza fissa dimora in Italia, per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, falsa attestazione sull'identità, rapina impropria e lesioni personali aggravate (in copertina: immagine creata con l'intelligenza artificiale).

Auto rubata e tentata rapina in un bar

Nella circostanza, i carabinieri hanno individuato un’autovettura sospetta e, messisi sulle sue tracce, hanno scoperto trattarsi di veicolo rubato.

Raggiunta la frazione Quaderni, il 56enne alla guida è sceso dal mezzo e con un'azione repentina ha scardinato la porta di un bar a colpi di piccone. Una volta entrato nell'esercizio commerciale ha provato a forzare con arnesi da scatto le slot machine.

Colto in flagranza dai carabinieri, ha opposto resistenza colpendo un militare con una tronchesina per guadagnarsi la fuga, provocandogli fortunatamente lievi ferite, ma è stato bloccato dopo una breve colluttazione.

Su di lui c'era un ordine di carcerazione

A seguito di più approfonditi accertamenti l'arrestato, che in un primo momento ha fornito generalità false, è risultato essere gravato anche da un ordine di carcerazione per cumulo pene emesso dall'Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Verona nell'agosto del 2023, dovendo scontare 3 anni e 4 mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole di associazione per delinquere, furto aggravato e ricettazione commessi nella provincia di Verona tra aprile e giugno del 2019.

Il provvedimento è stato dunque notificato all'interessato che, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Verona Montorio a disposizione dell'autorità giudiziaria scaligera.

Si rappresenta, infine, che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte del Comando procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.

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