Da Verona

"Centopercentoanimalisti" sempre sul piede di guerra per il salvataggio dei beagle

La spinta maggiore alle proteste del movimento animalista che aspetta il Tar di Roma alle sentenza del prossimo 10 giugno per il salvataggio di 1600 cani da esperimento

"Centopercentoanimalisti" sempre sul piede di guerra per il salvataggio dei beagle
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Nell'arco di circa sei mesi, a Verona, il Movimento "Centopercentoanimalisti" ha organizzato ben quattro eventi di sensibilizzazione: un sit-in di protesta avanti ai laboratori di sperimentazione animale Aptuit e tre cortei in città, che hanno visto la partecipazione di centinaia di persone con un crescendo costante di adesioni.

Animalisti in corteo a Verona

Un segnale dell'opinione pubblica

Secondo gli organizzatori si tratta di un deciso segnale che la società civile e l'opinione pubblica vogliono lanciare contro la vivisezione ed i comunicati stampa con i quali i vertici della multinazionale Aptuit tentano di giustificare il loro operato, ne sarebbero la conferma.

Altro momento di protesta dei "Centopercentoanimalisti"

Giustificazioni rispedite al mittente

Secondo il movimento animalista, la nota di Aptuit riporterebbe grosse inesattezze a partire dall’affermazione che l'attività viene svolta “nel pieno rispetto delle leggi” mentre, invece, essa sarebbe sottoposta a due procedimenti: uno amministrativo per gravi e plurime violazioni delle normative di settore ed uno penale avviato dalla Procura di Verona per i reati di maltrattamento ed uccisione non necessitata di animali, con tanto di sequestro di oltre cinquanta esemplari tra beagle e scimmie:

"Si tratta - insistono i "Centopercentoanimalisti" - del più grande sequestro di animali da un laboratorio di sperimentazione in Italia".

Metodi di sperimentazione superati

Altra contestazione, il Movimento la fa alla dichiarazione che la sperimentazione animale rappresenti ancora un pilastro fondamentale degli studi biomedici e farmacologici, in quanto essa sarebbe smentita dal progresso scientifico e tecnologico in campo biomedico, tanto che negli Stati Uniti la recentissima legge “FDA Modernization Act 2.0”  avrebbe eliminato l’obbligo di utilizzare studi sugli animali come parte del processo per ottenere una licenza di un prodotto, in quanto inaffidabili, non predittivi per il genere umano e responsabili, anzi, di possibili reazioni avverse.

Eventi avversi della vecchia tecnologia

Mentre gli eventi avversi degli ultimi 25 anni avrebbero portato 1.250.000 persone all'ospedale, 175.000 sarebbero stati i decessi e con un sistematico peggioramento del trend, i "Centopercentoanimalisti" si appellano alla recente dichiarazione del Commissario dell’ Agenzia regolatoria statunitense FDA, Martin A. Makary, secondo il quale:

"Sfruttando la modellazione computazionale basata sull'intelligenza artificiale a sua volta applicata a modelli di organi umani, possiamo fornire ai pazienti trattamenti più sicuri in modo più rapido e affidabile, riducendo al contempo i costi di ricerca e sviluppo e i prezzi dei farmaci".

Da sola, tale asserzione smentirebbe totalmente i comunicati di Aptuit che per sua stessa ammissione sarebbe ferma al 1959 anno di sviluppo del principio guida delle 3R ovvero il superato metodo usato fino ad oggi nella progettazione e conduzione degli esperimenti che coinvolgono animali e bada appena a minimizzarne la sofferenza.

La sede veronese "Aptuit"

Un po' poco, protestano dal Movimento, considerati i progressi della scienza.

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