Clara Rossignoli, le ricerche si concentrano sul fiume Adige alla ricerca di nuovi indizi
Dotati di un'imbarcazione con ecoscandaglio, droni e un elicottero, le forze dell'ordine si sono concentrate soprattutto nei pressi dell'abitazione

Le indagini per ritrovare Clara Rossignoli, scomparsa martedì 8 aprile 2025 da Porto di Legnago, continuano e grazie a una testimonianza, le forze dell'ordine hanno cominciato a perlustrare nuovamente il fiume.
Clara Rossignoli
Le indagini per ritrovare la pensionata continuano, soprattutto dopo che una persona ha dichiarato di aver visto il nipote, Mattia Nascimben, insieme a qualcun altro sull'argine del fiume Adige. Per questo motivo le forze dell'ordine hanno fatto un altro tentativo di ricerca nel letto del fiume.
Di fatto, venerdì 30 maggio 2025, i vigili del fuoco hanno ripercorso il corso d'acqua con un'imbarcazione dotata di ecoscandaglio, arrivata da Padova, fino a raggiungere l'abitazione dell'anziana. Inoltre, erano presenti anche i sommozzatori di Mestre e gli operatori del distaccamento di Legnago, mentre dei droni e un elicottero sorvolavano la zona.
Le ricerche si sono concentrate nei pressi dell'abitazione della pensionata, in via Cristani, dove abitava con il nipote e con la sua ex compagna, Erica Chiaron. I due sono ufficialmente iscritti alla lista degli indagati, anche perché, quando vennero interrogati, le due versioni non combaciavano perfettamente, aumentando i sospetti degli investigatori. Di fatto, sono sospettati di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.
Le testimonianze e le indagini
Le ricerche nell'Adige sono ripartite quando un testimone ha raccontato di aver visto Mattia Nascimben sull'argine del fiume in compagnia di qualcuno, ma, ad aumentare i sospetti nei suoi confronti, c'è anche la testimonianza di un amico di Erica. Infatti, dopo che nel suo furgone era stata trovata una goccia di sangue, l’amico della coinquilina di Clara è stato sottoposto a controlli approfonditi e ha dichiarato:
"Io ho avuto solo la sfortuna di aver frequentato questa ragazza e di essere stato lì il giorno della lite: sono sceso dalla macchina, mi sono permesso di entrare dentro casa e ho assistito due minuti a una lite verbale. Sono partito alle nove e mezzo per Veronella; alle dieci ero lì, ho preso l’attrezzo di lavoro, sono tornato al volo a Porto ed era tutto tranquillo".
Per il momento sembra che non sia lui il colpevole della scomparsa della signora Rossignoli e, infatti, i due sospettati principali rimangono i coinquilini. Di fatto, mercoledì 28 maggio, i carabinieri del Ris hanno fatto un sopralluogo per controllare la casa. Nello specifico, hanno ispezionato a fondo il camino, nel tentativo di individuare tracce ematiche o elementi utili alla ricostruzione di un profilo genetico, per far luce sulla scomparsa di Clara Rossignoli.