Quando la finanza prende il sopravvento anche le maestranze perdono il peso di un tempo
Monta la protesta sindacale alla Ammann Italy nel timore della delocalizzazione

"Ammann non si ferma mai" sembra prendere in giro dal suo sito la Ammann Italy che ha centri di ricerca e sviluppo in tutto il mondo, che sarebbero testimoni di interessanti progressi tanto nel lancio di nuovi prodotti che nel campo delle innovazioni.
Chissà dunque come leggeranno fornitori e clienti le proteste che stanno andando in scena in questi giorni a Bussolengo (VR) dove proprio la Ammann Italy ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 64 lavoratori.
Non solo, come la metterebbero le famiglie dei 64 dipendenti che sentono il posto traballare quando andassero a leggere il sito aziendale? Già, perché lì si legge che:
"Alcuni valori tipici di Ammann sono rimasti però immutati nel tempo quali l'impegno nei confronti dei dipendenti, dei clienti e per la costante ricerca di soluzioni innovative".
Anche in questa vicenda dell'era post industriale, infatti, le componenti sono sempre le stesse:
- prodotti apprezzati in ogni angolo del mondo affermatisi anche grazie al lavoro italiano;
- storie che sono state fonte d’ispirazione e un punto di riferimento per altri imprenditori industriali;
- equilibri geostrategici dove la finanza ha ormai soppiantato l'economia tradizionale, senza curarsi delle maestranze che valgono ormai per quello che valgono: molto di più, dove costano meno.
Eh si, è proprio impietosa la lettura che ne vien fuori a posteriori senza nulla aggiungere, né togliere a propositi tanto sbandierati e oggi tanto disattesi.
Né dunque sembrerà strano che la tensione alla Ammann Italy di Bussolengo sia in crescendo, soprattutto dopo che essa avrebbe respinto l'invito fatto dall’Assessore al Lavoro della Regione Veneto, Valeria Mantoan, per un tavolo da tenersi il prossimo 11 giugno 2025.
"Ammann - ci ricorda dal suo sito - è fornitore leader a livello mondiale di impianti di asfalto, macchine e servizi per l’industria delle costruzioni, con competenza settoriale nelle costruzioni stradali e nell’infrastruttura dei trasporti. Il gruppo è a conduzione familiare dal 1869 e Hans-Christian Schneider, CEO attuale di Ammann, è a capo dell’azienda alla sesta generazione".
La Ammann, insomma, è una multinazionale svizzera ed in Svizzera i capitali hanno sempre avuto il primo posto rispetto ad ogni altro asset tra i fattori della produzione: difficile che si facciano spaventare da una sessantina di dipendenti.




Fabbricano macchine da compattazione e andranno avanti come rulli compressori fino in Turchia dove sembra intendano delocalizzare l’intero reparto produttivo del sito di Bussolengo, che attualmente si occupa del montaggio del prodotto e del relativo magazzino.
Cosa volete dunque che possiamo aggiungere noi, se non l'auspicio che l'interesse mostrato dall'Assessore Regionale al Lavoro, Valeria Mantoan, venga preso in considerazione?
Molto di più potrà dirvi il comunicato video che Martino Braccioforte, segretario generale Fiom-Cgil di Verona, ci ha mandato per commentare il quadro sopra rappresentato.
Qui sopra, il video che poi è il comunicato ufficiale Fiom-Cgil, inviatoci dal presidio in agitazione avanti all'azienda di Bussolengo. Qui, invece, il link al sito della Assemman.