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Il Veneto ottiene il via libera ai proiettili di gomma contro i lupi: "Tutela del territorio"

Diciotto branchi e almeno tre coppie isolate che si muovono in Veneto, Lessinia compresa. La decisione del Ministero sui proiettili di gomma accende il dibattito tra allevatori, ambientalisti e istituzioni

Il Veneto ottiene il via libera ai proiettili di gomma contro i lupi: "Tutela del territorio"
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Diciotto branchi e almeno tre coppie isolate: è questa la popolazione stimata di lupi che oggi si muove in Veneto, tra Lessinia, Altopiano di Asiago, Alpago e perfino in Polesine. Il 37% del territorio regionale, secondo i dati ufficiali, è oggi abitato stabilmente dal lupo. Un ritorno che divide l’opinione pubblica: da un lato gli allevatori, preoccupati per le predazioni ai danni di ovini e bovini; dall’altro le associazioni ambientaliste, che denunciano il rischio di una gestione eccessivamente repressiva della fauna selvatica.

Il Ministero approva l’uso dei proiettili di gomma in tutta la regione

Dopo le prime sperimentazioni in provincia di Belluno (dal 2023) e in quella di Treviso (dallo scorso anno), il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con il parere favorevole dell’Ispra, ha accolto la richiesta della Regione Veneto: fino a dicembre 2025, sarà possibile usare proiettili di gomma per dissuadere i lupi dall’avvicinarsi ad abitazioni, allevamenti e aree frequentate dall’uomo.

La misura sarà gestita in modo controllato: solo personale formato e autorizzato potrà utilizzarla, e ogni intervento sarà documentato attraverso un report. L’obiettivo dichiarato è “proteggere il territorio, le attività economiche e la sicurezza delle comunità locali”, come sottolineato dall’assessore regionale alla caccia, Cristiano Corazzari.

Un animale sotto pressione: tra protezione europea e declassamento

Nonostante l’apparente equilibrio tra tutela e controllo, la misura si inserisce in un contesto più ampio e controverso. Il lupo è attualmente protetto dalla Direttiva europea Habitat, ma il suo status è sotto revisione.

Diverse associazioni hanno lanciato l’allarme: temono che un declassamento legale possa aprire la strada a pratiche più drastiche, fino all’abbattimento indiscriminato.

Il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti ha definito l’uso dei proiettili di gomma come:

“uno strumento serio, regolato e proporzionato”.

Ma per molte realtà ambientaliste non è così: il timore è che, una volta avviato un processo di tolleranza verso metodi dissuasivi o violenti, si perda di vista il principio base della coesistenza tra uomo e fauna selvatica.

Il dibattito è aperto. Intanto, la convivenza tra lupo e comunità venete continuerà a restare uno dei temi più caldi nei prossimi mesi.

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