Emergenza abitativa a Verona, Tosi attacca Comune e Agec: "Case a immigrati dopo occupazione abusiva"
Il duro attacco all’indomani dell’assegnazione di cinque alloggi Agec a 20 migranti. L'assessora alle Politiche Abitative Luisa Ceni: "Nessuna norma raggirata e nessuna graduatoria saltata"

L'assegnazione di cinque alloggi Agec a ventidue persone migranti in stato di emergenza abitativa, frutto della sinergia tra Comune di Verona, Agec e realtà del Terzo Settore, ha scatenato un'accesa reazione da parte del Centrodestra, che ha visto in prima linea Flavio Tosi, ex sindaco della città scaligero e oggi europarlamentare di Forza Italia:
"L’amministrazione comunale, saltando qualsiasi graduatoria e fregandosene delle regole, concede alloggi pubblici a migranti che prima occupavano abusivamente un immobile privato".
Pronta però la risposta di Luisa Ceni, assessora alle Politiche Abitative del Comune di Verona:
"Nessuna norma raggirata, nessuna graduatoria saltata, nessuno schiaffo alle persone oneste che attendono in graduatoria. Bensì, una risposta concreta al grave problema dell’emergenza abitativa".
Ma vediamo, qui di seguito, il dettaglio di cosa è accaduto negli ultimi giorni.
Operativi gli alloggi assegnati alla cooperativa La Casa per gli Immigrati
Lo scorso lunedì 16 luglio 2025, nella sala Sansebastiani della sede Agec, si è tenuta la presentazione degli interventi sostenuti dalla cooperativa “La Casa per gli Immigrati” sui cinque alloggi assegnati lo scorso dicembre a risoluzione di una situazione di grave precarietà abitativa. Presenti all'evento Luisa Ceni, assessora alle Politiche Abitative del Comune di Verona, Renzo Fior, Presidente della cooperativa La Casa per gli Immigrati e Anita Viviani, Presidente Agec.

A spiegare le importanti iniziative prese dall’amministrazione comunale per affrontare in modo organico l’emergenza abitativa in corso è stata l'assessora Ceni:
“Le iniziative portate avanti da Agec con associazioni o anche aziende per il recupero del patrimonio sfitto sono importanti, ma da sole non bastano ad affrontare l’enorme emergenza che traspira anche dalle lunghissime liste di attesa per l’edilizia residenziale pubblica - ha spiegato l’assessora alle Politiche Abitative del Comune di Verona Luisa Ceni -. Per questa ragione l’amministrazione comunale ha trovato le risorse necessarie all’istituzione di una Agenzia Sociale per l’Abitare, una vera e propria cabina di regia con personale professionale dedicato che agirà con strumenti e risorse proprie nel campo delle politiche dell’abitare nel solco dei nuovi Ats, Ambiti Territoriali sociali, su scala distrettuale, al fine di fornire alle persone e al territorio risposte efficaci e celeri rispetto all’impellente emergenza abitativa”. Dai rappresentanti del Comitato dei Sindaci agli enti gestori del patrimonio pubblico come Agec e Ater, dai soggetti del Terzo Settore fino alle associazioni dei proprietari e alle organizzazioni sindacali di settore, “tutti saranno chiamati a dare una risposta collettiva ad una emergenza che riguarda giovani, famiglie, anziani, lavoratori e lavoratrici” ha sottolineato l’assessora.

Il Comune di Verona si è quindi attivato per la costituzione di una Agenzia Sociale per l’Abitare in grado di farsi carico dell’emergenza casa in maniera organica e completa, non limitata alle sole marginalità o a specifiche esigenze che possono riguardare, ad esempio, i lavoratori fuori sede.
L'attenzione dell'incontro, però, si è focalizzata soprattutto sulla risoluzione dell’emergenza abitativa di una ventina di persone a lungo ospitate negli spazi precari del Ghibellin Fuggiasco, che rappresenta il primo risultato della sinergia creata nell’ultimo anno e mezzo tra Comune di Verona, Agec e realtà del Terzo Settore. Una prima parziale risposta dettata dalla necessità di far fronte all'estrema precarietà del caso in questione, ma l'amministrazione è consapevole della portata sempre più ingente dei bisogni provenienti dal territorio in tema di precarietà abitativa.
Al finanziamento regionale di 158mila euro, il Comune di Verona ha aggiunto 20mila di cofinanziamento con i quali verranno attivate le strutture e introdotti i primi interventi, in via di definizione. Intervenuto assieme al vicepresidente Giovanni Barin e al componente del consiglio di amministrazione Bruno Fini, il Presidente della cooperativa La Casa per gli Immigrati Renzo Fior ha illustrato gli interventi eseguiti sui cinque alloggi assegnati loro da parte di Agec il dicembre scorso, che dai primi giorni di maggio offrono un tetto sicuro a 20 persone in stato di emergenza abitativa, a lungo ospitate negli spazi precari del Ghibellin Fuggiasco, edificio abbandonato situato nel quartiere di Borgo Venezia. Si tratta di lavoratori immigrati con regolare permesso di soggiorno che ora pagheranno un regolare affitto e saranno accompagnati nell’inserimento del nuovo contesto abitativo.
Gli interventi messi in campo
L’investimento complessivo sostenuto dalla cooperativa ammonta a 120.957,23 euro di cui 18.876,18 euro per gli arredi. Oltre alle lavorazioni indicate dal preventivo di riatto redatto da Agec del costo stimato di 44.800,32 euro, iva esclusa, contenente la messa a norma degli impianti elettrico e del gas; la verifica delle caldaie murali con eventuale sostituzione; la sostituzione dei sanitari dei bagni e la messa a norma delle superfici vetrate dei serramenti interni ed esterni, la cooperativa ha rilevato l’esigenza di procedere al totale rifacimento dei servizi igienici, comprese le reti impiantistiche che sono state integralmente rifatte; la sostituzione di tutte le caldaie murali a gas; le opere di tinteggiatura non conteggiate nei computi; la sostituzione di parte dei serramenti interni irrecuperabili e, per l’alloggio di via Fedeli, di tutti i serramenti esterni alcuni dei quali erano mancanti, altri fortemente vetusti o comunque non riutilizzabili.
“Il buon esito dell’operazione è stato possibile grazie ad una fattiva collaborazione pubblico/privato e ad una serie di circostanze favorevoli: grazie ad Agec che ha dato la disponibilità degli alloggi; al Finanziatore che con donazione ha consentito la copertura dei costi degli interventi; alle Imprese che hanno dimostrato disponibilità e sensibilità al problema e a quanti altri hanno collaborato” ha concluso Renzo Fior, Presidente della cooperativa La Casa per gli Immigrati, precisando che “ora il compito della Cooperativa non è esaurito ma prosegue con l’accompagnamento sociale degli ospitati al fine di garantire un buon inserimento nei contesti condominiali”.
La presidente Agec Anita Viviani ha ricordato che questa sinergia pubblico-privato è resa possibile dalla modifica del regolamento di assegnazione degli alloggi a canone convenzionato predisposta dal Comune e approvata dal cda Agec nel giugno 2024, resa operativa già dal dicembre dello stesso anno con le prime assegnazioni di 5 alloggi alla cooperativa La Casa per gli Immigrati e di altri 2 alloggi alla Pia Opera Ciccarelli per la sistemazione di proprio personale socio-sanitario che, attraverso una apposita convenzione, fornirà prestazioni professionali ai condomini del fabbricato.
“E’ l’attuazione seria, trasparente e rigorosa di una richiesta che da molti anni veniva rivolta ad Agec: quella di aprire l’azienda alle esigenze del mondo del volontariato e del terzo settore attivando collaborazioni per il recupero del patrimonio residenziale non utilizzato” ha sottolineato Viviani, specificando che gli alloggi da assegnare alle realtà del terzo settore vengono scelti tra gli sfitti che l’azienda non riesce a rimettere in circolo per carenza di risorse e che dunque non fanno parte del piano riatti annuale di Agec”.
Il consigliere del cda Agec Gianfranco Falduto:
"In soli pochi mesi, cinque appartamenti che da tempo giacevano inutilizzati sono stati riattati e oggi offrono un tetto dignitoso a venti persone migranti con regolare permesso di soggiorno, finora costrette a una sistemazione precaria presso il ‘Ghibellin Fuggiasco’. Questo intervento dimostra che quando il settore pubblico apre le porte al Terzo Settore e ne riconosce competenze e prossimità ai bisogni sociali, i risultati arrivano in tempi rapidi e con costi contenuti per la collettività. È un modello che libera risorse, rigenera il patrimonio esistente e, soprattutto, restituisce dignità a chi viveva l’emergenza abitativa".
La dura reazione di Tosi
Sull'assegnazione dei cinque alloggi ai 22 migranti, però, è presto arrivata una dura reazione da parte dell'opposizione di centrodestra, che ha visto in primo luogo l'attacco lanciato da Flavio Tosi, ex primo cittadino di Verona e oggi europarlamentare di Forza Italia.
"L’amministrazione comunale, saltando qualsiasi graduatoria e fregandosene delle regole, concede alloggi pubblici a migranti che prima occupavano abusivamente un immobile privato. Ma allora così vale tutto, le leggi saltano e si commette una grave e clamorosa ingiustizia nei confronti di cittadini veronesi e stranieri e immigrati regolari che sono in graduatoria e che, rispettosi delle norme, da tempo aspettano un alloggio.

I venti migranti ai quali Comune e Agec hanno dato i cinque alloggi sono quelli di Paratodos, che prima stavano al Ghibellin Fuggiasco vicino a Porta Vescovo in un immobile privato, ma denunciati dal proprietario per occupazione abusiva. Solo per questo, secondo il regolamento Agec, non avrebbero diritto nemmeno a entrare in graduatoria, invece gli è stata concessa addirittura la priorità, attraverso il coinvolgimento di una cooperativa.
Il Comune ha aggirato le norme, premia gli abusivi e dà uno schiaffo in faccia alle persone oneste che attendono in graduatoria, veronesi, italiani e stranieri regolari. Ma allora così vale tutto, saltano le regole e si fa quel che si vuole, basta nascondersi dietro il paravento di una cooperativa e si concede l’alloggio a chi si preferisce, perfino agli abusivi. L’amministrazione comunale si conferma per ciò che rappresenta bene la sinistra di oggi: una sinistra dei privilegi, elitaria, che difende chi viola le regole a danno di chi le rispetta".
La controreplica: "Nessuna norma aggirata"
"Nessuna norma raggirata, nessuna graduatoria saltata, nessuno schiaffo alle persone oneste che attendono in graduatoria. Bensì, una risposta concreta al grave problema dell’emergenza abitativa, che non solo viene attuata nel pieno rispetto delle normative ma permette anche di riqualificare alloggi lasciati in passato nell’incuria, rimettendoli così nel mercato".
L’assessora alle Politiche sociali e abitative Luisa Ceni risponde a tono alle polemiche sollevate dal alcuni esponenti del Centro destra all’indomani dell’assegnazione da parte di Agec alla Cooperativa La Casa per gli Immigrati.
“Mentre dagli enti di Governo nulla viene fatto per risolvere un problema sempre più diffuso e traversale che riguarda persone di ogni ceto e professione e per il quale le amministrazioni locali da anni ormai chiedono interventi strutturali, noi come Comune mettiamo in atto tutte le azioni possibili per far fronte a questa criticità e dare risposte al maggior numero di persone in situazioni di disagio. A tale scopo, lo scorso settembre, il Consiglio comunale ha approvato la modifica al Regolamento di Agec che, in merito all’assegnazione degli alloggi a canone convenzionato di Agec, prevede tale possibilità in relazione ad Associazioni e Onlus che si offrano di effettuare interventii di manutenzione, riparazione o adeguamento degli immobili sfitti, raddoppiando di fatto le modalità con le quali le istituzioni pubbliche e le forme organizzate della società civile possono contribuire alla gestione dell’emergenza abitativa e alla cura del patrimonio residenziale pubblico.
Una possibilità già usufruita da altri enti ed associazioni del Terzo Settore, come la Pia Opera Ciccarelli - precisa l’assessora Ceni-. Siamo consapevoli che si potrebbe fare di più ma agiamo con le risorse e i mezzi che abbiamo a disposizione, abbiamo chiesto maggiore disponibilità alla Regione in ambito di edilizia residenziale pubblica, così come sono constanti gli appelli al Governo da parte di una rete trasversale di amministratori locali. E gli esponenti veronesi in Regione o al Governo, cosa fanno oltre che strumentalizzare a scopo elettorale iniziative di rilevanza sociale?”.
Quanto alla tipologia dei cittadini che abiteranno gli alloggi Agec, l’assessora sottolinea:
"Si tratta di persone in stato di forte disagio, con permesso di soggiorno e regolare lavoro che avranno l’opportunità di integrarsi nel contesto sociale, evitando di creare situazioni di grave marginalità che potrebbero sfociare in situazioni ancora più problematiche”.