Antitrust

Opa di Unicredit su Banco Bpm preoccupa il Veronese: sì condizionato dell'Europa, a rischio vendita 90 filiali in provincia

L’antitrust europeo dà il via libera condizionato all’operazione. In caso di fusione, 90 filiali su 91 di Banco BPM nel Veronese saranno cedute. I sindacati: “Nessun allarmismo, tuteleremo i posti di lavoro”

Opa di Unicredit su Banco Bpm preoccupa il Veronese: sì condizionato dell'Europa, a rischio vendita 90 filiali in provincia
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L’offerta pubblica di scambio (OPS) lanciata da Unicredit su Banco BPM entra nella fase decisiva. Lunedì riprende ufficialmente il periodo di adesione, che si concluderà il 23 luglio. Ma il possibile esito positivo dell’operazione preoccupa non poco il territorio veneto e in particolare la provincia di Verona, dove Banco BPM conta ben 91 filiali.

90 sportelli da cedere, a Verona rimarrebbe una sola filiale BPM

Secondo quanto stabilito dall’antitrust europeo, il via libera alla fusione è subordinato a una condizione fondamentale: Unicredit dovrà cedere 90 delle 91 filiali veronesi di Banco BPM, per evitare una posizione di monopolio nel territorio. Gli sportelli verrebbero quindi venduti ad altre banche, in un contesto di forte incertezza sul destino dei dipendenti e sull’impatto che l’operazione potrebbe avere sulla presenza bancaria nei quartieri e nei piccoli centri.

Gli azionisti di Banco BPM hanno finora espresso una netta contrarietà all’offerta di Unicredit. La battaglia per la governance della banca è ancora aperta, ma il timore di una desertificazione bancaria e di ricadute occupazionali ha già fatto scattare l’allarme.

I sindacati: “Nessun licenziamento, vigileremo su ogni passaggio”

A cercare di rasserenare gli animi è Giuliano Xausa, segretario nazionale della FABI, il principale sindacato dei bancari italiani.

“Un minuto dopo che dovessero essere prese queste decisioni, noi saremo lì a difendere i posti di lavoro. Del resto, mai in Italia – grazie alla FABI e agli altri sindacati – ci sono stati licenziamenti. Anche per quanto riguarda la cessione degli sportelli, non serve fare allarmismo. Anche in questo caso governeremo le ricadute per tutti i lavoratori e le lavoratrici”.

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