Docente minacciata da una madre dopo la bocciatura del figlio: "Non torni a casa". Interviene Valditara
La vicenda ha richiamato l'attenzione del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha definito l’accaduto “inaccettabile”

Un grave episodio ha recentemente coinvolto una docente veronese, destinataria di pesanti minacce da parte della madre di uno studente non promosso. Secondo quanto emerso, la mamma dello studente avrebbe prima telefonato all’insegnante con toni intimidatori – "se non sistemi la situazione, tu stasera non torni a casa" – e poi si sarebbe recata personalmente a scuola, mantenendo un atteggiamento aggressivo.
Docente minacciata: "Se non sistemi la situazione, non torni a casa"
Un’intimidazione grave, che pur non essendo sfociata in un’aggressione fisica, ha avuto un impatto significativo sulla docente, spingendola a sporgere denuncia ai Carabinieri e a rendere pubblica la vicenda.
Da quanto si apprende, l'episodio si è verificato pochi giorni fa, al termine degli scrutini, quando la professoressa ha contattato telefonicamente la famiglia per comunicare l’esito negativo stabilito dal Consiglio di classe. La reazione dei genitori non si è fatta attendere: ritenendo la docente responsabile della bocciatura, la madre avrebbe tentato di intimidirla con toni minacciosi, presentandosi poi anche a scuola con un atteggiamento aggressivo.
La docente ha deciso di non tacere, denunciando l’accaduto per portare alla luce un fenomeno sempre più diffuso: quello delle pressioni, delle offese e delle minacce rivolte al personale scolastico.
L'intervento del Ministro Valditara
La vicenda ha richiamato l'attenzione del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha definito l’accaduto “inaccettabile”, ribadendo solidarietà alla docente coinvolta e a tutti gli insegnanti che, svolgendo il proprio lavoro, si trovano ad affrontare minacce o violenze.

Secondo quanto riportato da L'Arena, il ministro ha sottolineato la necessità di ricostruire un’alleanza forte e concreta tra scuola e famiglie, evidenziando come il rispetto per l’autorità scolastica non possa essere messo in discussione. Ha inoltre invitato i genitori ad adottare un atteggiamento improntato al dialogo costruttivo, ricordando che qualsiasi forma di violenza, verbale o fisica, rappresenta un segnale profondamente diseducativo per i ragazzi.
Anche l’assessora all’Istruzione del Veneto, Valeria Mantovan, ha condannato duramente l’episodio, definendolo di estrema gravità. Secondo l’assessora, non si tratta di un caso isolato: episodi simili, ha spiegato, si verificano sempre più frequentemente, con genitori pronti a mettere in discussione ogni decisione degli insegnanti, spesso minacciando azioni legali anche di fronte a semplici note o voti negativi.

Mantovan ha evidenziato come tali atteggiamenti stiano erodendo il rapporto di fiducia tra famiglie e istituzioni scolastiche, minando alla base il sistema educativo. Ha ribadito la necessità di garantire un ambiente sereno e sicuro all’interno delle scuole, ricordando che l’insegnamento è una missione che richiede rispetto e collaborazione. Allo stesso modo, ha sottolineato il ruolo attivo e responsabile che devono assumere anche i genitori, invitandoli a guardare oltre la superficie di una bocciatura o di un comportamento problematico, per comprendere le reali cause del disagio degli studenti.