Assiste alla compravendita di droga sotto casa e avvisa la Polizia con l'app YouPol: arrestato pusher 33enne
L'arresto si è verificato nel pomeriggio di mercoledì 6 agosto 2025 in via Gaspare del Carretto a Verona

Nella serata di mercoledì 6 agosto 2025, la Polizia di Stato ha arrestato, in via Gaspare del Carretto, un cittadino nigeriano di quasi 33 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A incastrare il pusher, una segnalazione su Youpol: l’applicazione gratuita che consente ai cittadini di comunicare direttamente con la Polizia di Stato e di segnalare in tempo reale, anche anonimamente, episodi di illegalità.
Assiste a una scena di spaccio e avvisa la Polizia con l'app YouPol
In questa circostanza, il messaggio è arrivato da parte di un residente della zona che, intorno alle 17,30, ha assistito a uno scambio di droga tra uno spacciatore e un cliente ed ha immortalato la scena con una foto, trasmessa immediatamente, proprio tramite l’app, alla Polizia.

Gli agenti delle Volanti, informati dalla Centrale Operativa, hanno raggiunto in pochi minuti il luogo indicato e hanno individuato senza difficoltà il soggetto ritratto nell’immagine, risultato essere regolare sul territorio nazionale e non gravato da precedenti.
Come funziona l'app YouPol:
Arrestato pusher 33enne
Il controllo approfondito effettuato dai poliziotti, anche sulla base della segnalazione ricevuta, ha consentito, di li a poco, di rinvenire la droga che il 33enne deteneva: oltre 20 dosi di cannabis nascoste tra gli indumenti – all’interno del portafoglio, nelle tasche, in una custodia porta occhiali e dentro un guanto nero custodito in un borsello.
Insieme a queste, i poliziotti hanno rinvenuto anche un grinder (strumento comunemente utilizzato per sminuzzare foglie di marijuana), diversi involucri di plastica trasparente, un coltellino multiuso, due cellulari e quasi 500 euro in contanti: somma ritenuta verosimilmente riconducibile all’attività di spaccio.
Perquisita anche la sua casa
Considerato quanto accertato, gli agenti hanno deciso di estendere la perquisizione anche all’interno dell’abitazione del 33enne, residente a Castel d’Azzano. È qui, nel salotto, che sono state rinvenute – oltre ad altra droga e ad altro materiale utile al confezionamento di dosi – quasi 2.000 compresse di farmaci e psicofarmaci illegalmente detenuti.
In altre stanze della casa, i poliziotti hanno, poi, trovato anabolizzanti e siringhe, tre tablet, un computer e ventidue telefoni cellulari. Di tutto il materiale, il trentatreenne non ha saputo indicare la provenienza.

Alla luce di quanto emerso, il 33enne finito in manette è stato anche denunciato per ricettazione, per porto di armi od oggetti atti ad offendere e per utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, reato, quest’ultimo, contestatogli per gli anabolizzanti trovati nella sua disponibilità.
Il cittadino nigeriano, che ha atteso la celebrazione del rito direttissimo presso gli Uffici di Lungadige Galtarossa, è comparso nella mattina di giovedì 7 agosto 2025 davanti al giudice che ha convalidato l’arresto.