Il sindaco Tommasi registra figli di coppie arcobaleno. Pasetto: "Un passo di civiltà", Valdegamberi: "Una violenza contro i bambini"
Nel capoluogo scaligero le coppie omogenitoriali censite ufficialmente sono 13, con un totale di 15 bambini

Sta facendo discutere la decisione del sindaco di Verona, Damiano Tommasi, di registrare all’anagrafe cittadina quattro figli di coppie omogenitoriali, riconoscendo come genitori entrambi i componenti della coppia dello stesso sesso.
Il sindaco Tommasi registra figli di coppie arcobaleno
Nel capoluogo scaligero le coppie omogenitoriali censite ufficialmente sono 13 (11 formate da due donne e 2 da due uomini), con un totale di 15 bambini.
Di questi, quattro sono stati registrati dal sindaco Tommasi, tre addirittura prima della sentenza della Corte Costituzionale di maggio 2025, che ha aperto al riconoscimento della madre intenzionale insieme a quella biologica per i nati in Italia tramite procreazione medicalmente assistita.

Una scelta che è stata pienamente approvata anche dal Partito Democratico nazionale, che ha applaudito al coraggio del sindaco veronese.
Pasetto: "Un passo di civiltà"
La scelta è stata accolta con favore anche da Giorgio Pasetto, presidente dell’associazione Area Liberal:

"Area Liberal accoglie con favore la scelta del sindaco Tommasi di registrare i figli delle famiglie arcobaleno a Verona. È un passo importante di civiltà, che riconosce concretamente i diritti dei bambini e mette al centro il loro benessere, al di là delle ideologie.
Noi crediamo che la politica debba assumersi la responsabilità di garantire uguali opportunità a tutte e a tutti, senza discriminazioni. La famiglia è prima di tutto amore, cura e responsabilità: valori che meritano rispetto e tutela indipendentemente da come sia composta. L’Italia deve proseguire su questa strada, per colmare ritardi normativi e offrire certezze giuridiche a chi oggi vive in una condizione di incertezza. Un passo avanti per Verona, un segnale per il Paese".
Anche l’associazione Verona Radicale ha espresso sostegno, parlando di "vuoto legislativo intriso di malafede" e chiedendo politiche concrete di sostegno a tutte le forme di genitorialità:
"Non è un favore a qualcuno, ma un atto di giustizia verso tutti e tutte".
Valdegamberi: "Una violenza contro i bambini"
Di segno opposto i commenti critici. Per il consigliere regionale Stefano Valdegamberi le registrazioni volute da Tommasi rappresentano "una negazione del diritto naturale di ogni bambino ad avere un papà e una mamma".

Su Facebook il consigliere ha scritto:
"La decisione del sindaco Tommasi -che ha trascritto all’anagrafe i figli di una coppia di mamme— è un avvalorare la negazione del diritto naturale di ogni bambino di avere un papà e una mamma. La negazione da parte degli adulti (la parte forte e consenziente) nei confronti dei bambini è una forma di violenza contro i bambini stessi.
Eppure, i papà naturali esistono! Non sono fantasmi. Perché viene negato al bambino il diritto di conoscerli? La natura ha portato a due generi: uno maschile e uno femminile, diversi e complementari. Il bambino ha bisogno sia del papà che della mamma: negare a priori questo diritto è un atto di violenza degli adulti nei confronti dei bambini".