Il Veneto si conferma una regione leader nel valorizzare il proprio patrimonio vitivinicolo, non solo come eccellenza produttiva, ma anche come elemento centrale per lo sviluppo turistico e culturale del territorio.
Turismo enologico, Ciambetti: “Come Regione siamo pronti a incentivarlo”
Il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, ha voluto sottolineare come la promozione del turismo enologico e la tutela dell’identità dei prodotti vitivinicoli siano strategie chiave per sostenere le aree rurali, preservare l’ambiente e rafforzare la reputazione internazionale dei vini veneti.
“Una menzione particolare va agli incentivi verso il turismo legato al vino motore di sviluppo soprattutto per le zone rurali. Guardando al patrimonio vitivinicolo si può dire che in molte zone l’attrattività turistica è già rappresentata dal nome”, ha dichiarato Ciambetti.
“Ma nei terreni più impervi dove i vigneti si estendono su ripide pendenze, la viticultura non è solo attività agricola, ma diventa un atto di coraggio e dedizione: è agricoltura eroica. Questi vigneti giocano un ruolo cruciale nella protezione e nella salvaguardia dell’ambiente e del territorio; gli agricoltori sono dei propri e veri custodi del territorio, non solo dal punto di vista geografico, ma anche ambientale e culturale.
Quindi questo tipo di turismo va incentivato e come regione siamo pronti a farlo”.
Etichette: “Necessaria una comunicazione chiara”
Parallelamente, il presidente ha richiamato l’attenzione anche sul tema delle etichette, oggetto di recenti modifiche normative:
“Abbiamo chiesto che l’applicazione dei provvedimenti avvenga in maniera graduale, affinché il settore possa adeguarsi senza penalizzazioni”.
Un passaggio centrale riguarda la distinzione tra vino e prodotti che vino non sono:
“L’immissione sul mercato di bevande innovative, comprese quelle analcoliche, deve essere accompagnata da una comunicazione chiara, che segnali con trasparenza i loro contenuti, come il dispendio energetico e l’alto livello di zuccheri, elementi che pongono dubbi sulla loro reale sostenibilità”.
A tutela dei consumatori e dei produttori, Ciambetti ha infine ribadito l’importanza di campagne che difendano l’identità del vino e le denominazioni di origine che rappresentano il cuore della tradizione vitivinicola veneta e italiana.