XXIII edizione

Un grande parco giochi a Veronetta: successo per Tocatì, con i Māori protagonisti

Dal 19 al 21 settembre 2025 Veronetta ha ospitato la 23esima edizione del festival internazionale dei giochi in strada: ospite d’onore il popolo nativo della Nuova Zelanda

Un grande parco giochi a Veronetta: successo per Tocatì, con i Māori protagonisti

Dal 19 al 21 settembre 2025 le piazze e i cortili di Veronetta hanno accolto la 23esima edizione di Tocatì, il festival internazionale dei giochi in strada che ogni anno porta a Verona culture e tradizioni da tutto il mondo.

Per tre giorni, il quartiere si è riempito di voci, risate e sfide a cielo aperto, dimostrando ancora una volta come il gioco possa diventare un potente strumento di incontro e condivisione.

Un ponte tra Italia e Nuova Zelanda

Gli ospiti d’onore di quest’anno sono arrivati da lontanissimo: una delegazione di Māori, popolo nativo della Nuova Zelanda, ha conquistato il pubblico con danze, canti, racconti e i Ngā taonga tākaro, i loro giochi tradizionali.

“Basta mettere il gioco nelle strade, invitare culture diverse da tutto il mondo, e questo immediatamente crea una connessione molto forte. Questi giochi sono molto semplici, dove il corpo viene messo al centro, oltre all’oggetto di gioco. Quindi spazio e tempo sono fondamentali per vivere un emozione, e di conseguenza un esperienza” ha spiegato Giuseppe Giacon dell’Associazione Giochi Antichi.

Un messaggio condiviso anche da Francesco Micarelli del Playfully Play Festival, che ha ricordato:

“Una capacità di vedere l’essere umano e la sua totalità di connettersi attraverso culture e portare una solidità nel trasmettere la cultura attraverso il tempo. Qualcosa che può essere cosi importante per noi è che siamo imbevuti nella tecnologia, e in tante cose che a volte ci fanno dimenticare le nostre radici”.

Un festival che è patrimonio culturale

Il Comune di Verona, che sostiene da anni l’iniziativa, ha sottolineato l’importanza di questa edizione.

“È con particolare soddisfazione che abbiamo seguito il programma di Tocatì di quest’anno, che ha portato a Verona la cultura del popolo Māori, mettendola in dialogo con la città, i cittadini e la comunità intera. Un popolo che custodisce una saggezza ancestrale e un legame profondo con la natura e l’ambiente. In questi giorni abbiamo vissuto un vero abbraccio tra la comunità Māori e quella veronese, fatto di danze, canti, rituali e momenti di festa condivisi.

È un patrimonio prezioso, un incontro tra comunità che merita la massima tutela. Il modo in cui i Māori raccontano la propria identità e sanno contestualizzarla nell’era contemporanea è un esempio illuminante: ci ricorda che il patrimonio vivente non è solo memoria, ma può diventare forza di cambiamento e leva per uno sviluppo sostenibile”.

Sottolinea Marta Ugolini, assessora alla Cultura, turismo e rapporti con l’Unesco.

Tocatì, riconosciuto come Buona Pratica di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO, ha confermato il suo ruolo di evento capace di unire tradizione e innovazione sociale.

“Il Tocatì ha portato a Verona un grande afflusso di persone, con un beneficio evidente per i locali e per il quartiere. Veronetta, che in questo periodo soffre i disagi dei cantieri, ha vissuto un momento di vitalità straordinaria grazie alla pedonalizzazione e alla presenza di tante famiglie e di nuovi pubblici.

Complice la bella giornata, anche il centro storico era affollato di persone, segno che il festival è riuscito a portare beneficio a tutta la città. Ci auguriamo che questo possa essere un segnale importante per riscoprire Veronetta come luogo accogliente e vivibile, non solo durante il Tocatì ma anche nel quotidiano.”

Alessia Rotta, assessora al Commercio e alle manifestazioni.

“In questo week-end abbiamo vissuto l’esperienza di come uno spazio urbano possa trasformarsi. Vie che siamo sempre stati abituati a considerare solo come assi di viabilità principale come quelle di Veronetta si sono rivelate luoghi di incontro e socialità, con tante famiglie che hanno riscoperto una città più vivibile.

Siamo spesso portati a pensare che la pedonalizzazione sia un disagio, ma abbiamo avuto la prova concreta che, anche se temporanea, essa porta benefici ai quartieri, agli operatori economici e alla qualità della vita.”.

Tommaso Ferrari, assessore all’Ambiente e alla mobilità.

Giochi, bambini e città più vivibile

Tra le sfide che hanno coinvolto grandi e piccini non sono mancati i classici della tradizione italiana, come dama, backgammon, carrom e il divertente cornhole, fino al bergamasco pirlì, presentato in una versione degli anni Trenta. Spazio anche ai laboratori per bambini, con attività creative pensate per stimolare fantasia e collaborazione.

“L’incontro con gli educatori māori è stato un momento formativo prezioso, che spero possa ripetersi presto, perché ha arricchito non solo i più piccoli ma anche i loro insegnanti Abbiamo constatato un’eccezionale capacità di entrare in connessione, anche empatica, con i bambini e le bambine delle scuole coinvolte.

Le riflessioni sviluppate insieme alla Fondazione San Zeno hanno messo in luce l’importanza di non patologizzare la vivacità e la creatività dei bambini, di restituire loro spazi per il gioco libero, non tecnologico, e di riscoprire la dimensione magica del gioco.

È lo stesso obiettivo che perseguiamo con le domeniche ecologiche, con la Strada del Gioco e con le strade scolastiche: riappropriarci di spazi urbani a misura di bambini e bambine. Significa anche imparare a guardare con occhi nuovi i luoghi di tutti i giorni, riscoprendoli come scenari di creatività e di gioia.”

Conclude l’assessora alle Politiche educative e scolastiche.

Questa edizione, sostenuta dal Comune di Verona, ha confermato Tocatì come uno degli appuntamenti più amati di fine estate: un festival che, nell’era di tastiere e joypad, invita a riscoprire il piacere di giocare con le mani, il corpo e la comunità, ricordando che il gioco è un linguaggio universale capace di unire generazioni e culture lontane.