Il Comando Provinciale di Verona fa sapere attraverso una nota stampa ufficiale che martedì 30 settembre 2025, i Carabinieri di Pescantina hanno arrestato un 18enne bosniaco per rapina e minacce aggravate.
Chiamata dalla Centrale Operativa
Nel corso di un servizio di perlustrazione, infatti, i militari della Stazione di Pescantina, su indicazione della Centrale Operativa sono intervenuti, in via Pozze, dove era stata segnalata una animata lite in mezzo alla strada.

Giunti sul posto, i militari hanno sorpreso il 18enne bosniaco che con la sua autovettura andava a urtare intenzionalmente contro quella di una 29enne e, dopo essere sceso dall’auto, tentare di strapparle dal collo una collana ma, non riuscendovi, le sfilava un anello dalla mano sinistra.
Non contento, con delle forbici minacciava di morte il figliolo che era in auto con la poveretta, intimandole di chiamare il marito col quale diceva di avere delle questioni in sospeso.
Intervento, arresto e coatto domicilio
I militari dell’Arma che avevano assistito alla scena, riuscivano a bloccare il malintenzionato, a sequestrargli le forbici e riprendergli l’anello appena sottratto con violenza alla vittima.
Portatolo poi in caserma ed espletate le formalità di rito, informavano la Procura della Repubblica di Verona ed, arrestatolo, lo trattenevano nelle camere di sicurezza del Comando, in attesa dell’udienza di convalida che si è celebrata questa mattina, 1° ottobre 2025, nelle aule del Tribunale scaligero.
L’arresto è stato convalidato ed allo straniero è stato intimato l’obbligo di dimora nel Comune di Bologna, in attesa dell’udienza per il giudizio definitivo che si terrà nel mese di gennaio 2026.