Nella giornata di domenica 19 ottobre 2025, in occasione della 99esima Giornata missionaria mondiale, il Vaticano ha ufficialmente riconosciuto come Santa Madre Vincenza Maria Poloni, nata nel 1802 a Verona.
Vincenza Maria Poloni canonizzata in Vaticano
Papa Leone XIV ha sancito ufficialmente, in Piazza San Pietro, la santità di sette persone, di cui tre italiani. In particolare, i sette nuovi santi sono: Peter To Rot, il primo santo della Papua Nuova Guinea; José Gregorio Hernández e Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez, i primi due del Venezuela; Ignazio Choukrallah Maloyan, arcivescovo armeno cattolico che perse la vita nel genocidio del 1915; Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei; Maria Troncatti, missionaria in Ecuador; Vincenza Maria Poloni.
Di fatto, Madre Vincenza è stata beatificata nel settembre del 2008, quando alla guida del Vaticano c’era ancora Benedetto XVI, ma, dalla giornata di ieri, è stata ufficialmente canonizzata.
L’omelia di Papa Leone XIV, come riporta Vatican News, ha attirato 70mila fedeli, tra cui diverse figure politiche. Infatti, come ospite c’era anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha incontrato il Pontefice prima della funzione nella Cappella della Pietà.
La sua storia
Luigia Poloni, meglio conosciuta come Madre Vincenza, è nata a Verona il 26 gennaio del 1802. La sua vita fu caratterizzata da un ambiente familiare modesto, composto da sacrifici e preghiere. Di fatto, già in giovane età, dimostrò molta sensibilità verso la sofferenza.

Proprio per questa sua dedizione, assieme a Don Carlo Steeb, decise di istituire l’Istituto delle Sorelle della Misericordia di Verona nel 1840. In particolare, sotto la guida di Don Carlo, lei e tre compagne entrano nel Pio Ricovero, una struttura sanitaria pubblica, per dar vita alla prima comunità dell’istituto.
Solo nel 1847, però, ottennero l’approvazione governativa e, il 10 settembre 1848, l’erezione canonica. Nella stessa giornata, Luigia Poloni e le sue colleghe hanno pronunciato i voti religiosi, diventando ufficialmente suore. Da quell’istante, Luigia sarà conosciuta come suor Vincenza Maria.
Tuttavia, soltanto dopo 7 anni dal riconoscimento ufficiale da parte del Vaticano, suor Vincenza fu colpita da un tumore al petto, che la portò alla morte nel 1855, all’età di 53 anni.
Istituto Sorelle della Misericordia di Verona
Ad oggi, le comunità dell’Istituto sono sparse in tre continenti. In particolare, 34 sono nel continente europeo, sparse tra Italia, Portogallo e Germania, mentre in Africa ci sono 17 comunità divise tra Angola, Tanzania e Burundi. Altre 8 sono invece in America Latina, principalmente in Argentina, ma anche in Cile e Brasile.
Di fatto, l’obiettivo dell’istituto è “manifestare l’amore compassionevole di Dio“, soprattutto nei confronti dei poveri. Nello specifico, si occupano della cura dei malati e degli anziani negli ospedali e nelle strutture sanitarie, oltre a gestire delle scuole con i valori cristiani e di solidarietà.

La Casa Madre e la Curia generalizia si trovano in via della Valverde 24, a Verona, ed è lì che ancora oggi portano avanti il motto “Caritas Christi urget nos!”, che esprime la carità di Dio.

Infatti, l’Istituto si fa carico di sostenere i bambini poveri acquistando per loro alimenti, medicine e materiali didattico, mentre assistono le persone anziane che sono rimaste sole. Inoltre, collaborano in diverse opere di alfabetizzazione e accolgono i bisognosi nei loro dispensari.
Per esempio, come possiamo leggere nel loro sito, uno degli ultimi progetti è stata una cena di beneficienza il cui ricavato è stato utilizzato per la costruzione di una sala da pranzo di una scuola dell’infanzia, gestita da alcune sorelle, in Burundi.