Si è tenuto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), mercoledì 22 ottobre 2025, un nuovo incontro dedicato alla vertenza Riello, storica azienda italiana specializzata nella produzione di sistemi di climatizzazione. L’azienda conta circa 1.300 dipendenti, di cui 600 in Italia, distribuiti tra gli stabilimenti di Legnago, Volpago e Lecco dove sono occupati circa 150 dipendenti che restano in attesa di conoscere il loro futuro.
Riello, vendita azienda e futuro incerto per 1300
Il tavolo è stato convocato a seguito della comunicazione del gruppo Carrier, attuale proprietario, riguardante l’intenzione di avviare un processo di vendita dell’azienda.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti del Mimit, dell’azienda, della Regione Veneto, della Regione Lombardia e delle organizzazioni sindacali. Il Ministero ha ribadito la necessità che un’eventuale operazione di cessione sia accompagnata da un piano di rilancio industriale concreto e sostenibile, in grado di valorizzare le competenze e la tradizione di Riello.
In particolare, il Mimit ha chiesto garanzie precise affinché il futuro acquirente non si limiti a proseguire le attività commerciali, ma investa realmente nello sviluppo e nella crescita industriale del marchio, considerato un punto di riferimento per il settore e per il territorio.
“Intendiamo mettere in campo ogni azione utile, non solo per assicurarne la continuità operativa, ma per sostenerne il rilancio come azienda storica del nostro sistema produttivo”, ha dichiarato il ministro Adolfo Urso, sottolineando la “massima attenzione” del governo su ogni fase del delicato passaggio societario.
Adolfo Urso
Il Ministero ha inoltre confermato la disponibilità a utilizzare tutti gli strumenti economici e finanziari a propria disposizione per sostenere un piano industriale solido, capace di tutelare occupazione, competenze e capacità produttiva.
Il tavolo è stato aggiornato alla seconda metà di novembre, per proseguire il confronto e monitorare da vicino gli sviluppi del processo di transizione.
Vendita non prima del 2026: i sindacati chiedono chiarezza e garanzie sul futuro
Durante l’ultimo tavolo al Mimit, è stato confermato che la procedura di vendita del gruppo si concluderà non prima del 2026. L’obiettivo, come spiegato dal management aziendale, è quello di “individuare un investitore capace di valorizzare ulteriormente le ottime performance economiche e di prodotto dell’azienda”.
Nonostante le rassicurazioni, le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm hanno espresso forte preoccupazione per la mancanza di informazioni concrete sul processo di cessione.
“Le informazioni ricevute sono del tutto insufficienti,” dichiarano in una nota congiunta. “Non abbiamo risposte su come si stia svolgendo la ricerca dei potenziali acquirenti, sulle garanzie occupazionali e industriali che verranno richieste, né sugli investimenti previsti per il futuro.”
I sindacati denunciano una mancanza di trasparenza che, a loro avviso, rischia di alimentare l’incertezza tra i lavoratori e nelle comunità locali.
“Serve chiarezza e responsabilità,” aggiungono le sigle metalmeccaniche. “Carrier deve garantire un percorso chiaro e condiviso, nel pieno rispetto dei dipendenti e dei territori coinvolti. Il gruppo Riello è un patrimonio industriale strategico per l’Italia e non può essere oggetto di decisioni unilaterali.”
Il Mimit ha confermato che continuerà a seguire da vicino ogni fase del processo, mantenendo aperto il confronto con le parti sociali e con le istituzioni territoriali in vista del nuovo incontro previsto per la seconda metà di novembre.