Si è conclusa sabato 30 novembre 2025 la 34esima edizione di Job & Orienta, il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro che per quattro giorni ha animato gli spazi di Veronafiere accogliendo tantissimi ragazzi prossimi a scelte scolastiche e le loro famiglie, giovani in cerca di lavoro e operatori del settore.
La manifestazione, che quest’anno ha visto ampliarsi la rassegna espositiva a tre padiglioni, ha confermato il successo dello scorso anno, registrando 50mila visitatori in presenza arrivati in fiera per incontrare le oltre 420 realtà presenti e partecipare ai più di 200 eventi culturali (tra eventi e convegni, workshop e seminari formativi), ma anche alle 400 proposte di laboratori, simulazioni e workshop presso gli stand.
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Già note le date dell’edizione numero 35, in programma dal 25 al 28 novembre 2026.
“Job & Orienta nasce a Verona ma parla all’intero Paese – sottolinea Federico Bricolo, presidente di Veronafiere –: lo dimostra la presenza di 420 realtà espositive, 19 regioni, 6 Ministeri, delle istituzioni del territorio e di una rete di partner che, anno dopo anno, scelgono di investire su questo progetto. Soggetti diversi ma uniti da una visione: dare ai giovani i migliori strumenti per scegliere il proprio futuro. Per quattro giornate abbiamo visto migliaia di ragazzi e docenti vivere la fiera come un grande campus, alla ricerca di informazioni e relazioni per costruire il proprio percorso di crescita. E abbiamo ribadito una convinzione semplice ma fondamentale: prima di ogni tecnologia vengono persone, talenti e aspirazioni”.

“Questa edizione – aggiunge Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere – ha confermato Job & Orienta come campus dell’orientamento di nuova generazione, capace di unire esposizione, contenuti e un crescente respiro internazionale. Il nostro obiettivo non è solo ospitare un evento, ma mettere a sistema attori pubblici e privati, creando condizioni reali per l’incontro tra scuole, giovani e imprese. Attraverso format dedicati, strumenti digitali e servizi di matching, mettiamo a disposizione una piattaforma concreta e operativa, che supporta le scelte di orientamento e rende accessibili opportunità formative e professionali. L’esperienza non termina con la chiusura dei padiglioni: contatti, programmi e partnership proseguono durante l’anno, generando valore e competenze. In questo modo, Job & Orienta diventa un dispositivo permanente di sviluppo, replicabile in altri territori e in grado di rafforzare l’intero ecosistema educativo e produttivo nazionale”.

La partecipazione del ministro Valditara
A due anni dall’avvio della fase sperimentale, il Ministero dell’Istruzione e del Merito sceglie Job & Orienta – il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, che chiude oggi in fiera a Verona – per presentare un bilancio aggiornato della riforma della filiera formativa tecnologico-professionale, nota come “4+2”, pronta ora a diventare ordinamentale, a partire proprio dal prossimo anno scolastico.

Intervenuto in apertura del convegno “Conoscere la filiera formativa tecnologico-professionale (4+2): un nuovo percorso di studi per il futuro dei giovani”, promosso dal suo Ministero ha detto:
“Il bilancio sul “4+2” è estremamente positivo, le iscrizioni sono in crescita, le filiere sono aumentate in misura molto significativa e anche le scuole aderenti. È un canale formativo stimolante, che va sempre più nella direzione dell’interesse delle giovani generazioni e anche del mondo produttivo. Gli imprenditori cercano competenze, e quando sento dire che il 47% delle qualifiche non sarà coperto perché il sistema formativo non è ancora in grado di offrire le competenze richieste, penso che sia un delitto nei confronti dei nostri giovani e nei confronti della competitività del sistema Italia – ha detto ancora –. Aggiungo che la nostra riforma del “4+2” è molto avanzata, anche rispetto ad altri sistemi europei. Di ritorno dal Consiglio dei Ministri dell’Istruzione, a Bruxelles, posso dire che tutti gli interventi dei colleghi nei rispettivi Paesi sono in linea con quello che l’Italia ha già realizzato con questa riforma”.

Il ministro Valditara ha ribadito come sempre anche l’importanza di un orientamento efficace ricordando le iniziative avviate dal Ministero in tale direzione:
“L’orientamento è fondamentale, per questo motivo ho mandato alle scuole secondarie di primo grado e a tutte le famiglie interessate una lettera scritta insieme con le associazioni datoriali, per far conoscere quali siano le prospettive, i percorsi a disposizione dei ragazzi e quali le necessità del mondo del lavoro. Quella scolastica è una scelta che deve essere fatta con la maggior consapevolezza possibile e attentamente considerata dalle famiglie”.
“4+2”, la filiera formativa tecnologico-professionale
Si tratta di un sistema che si fonda su una rete coordinata tra istituti tecnici, professionali, centri di formazione professionale, percorsi Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore) e Its Academy, che ha l’obiettivo di ampliare l’offerta per gli studenti, rafforzare l’innovazione didattica e favorire un collegamento stabile con il mondo produttivo e le imprese.
La riforma (diventata legge dello Stato ad agosto 2024) consente agli studenti di conseguire il diploma di scuola secondaria di secondo grado in quattro anni, anziché cinque, in istituti tecnici o professionali per poi proseguire in percorsi formativi biennali di specializzazione negli Its Academy (gli Istituti tecnologici superiori).
La partecipazione del neo-governatore Stefani
Così Alberto Stefani, neoeletto presidente della Regione del Veneto alla sua prima uscita pubblica, a Job & Orienta, il più importante salone nazionale dell’orientamento la scuola, la formazione e il lavoro che chiude in fiera a Verona.
“Job & Orienta è un’iniziativa straordinaria che intreccia uno dei punti cardine del nostro programma di governo regionale: quello dell’orientamento, strategico nella vita di ogni studente per il suo futuro. È per questo fondamentale integrare l’orientamento con l’analisi del mercato del lavoro.

Proprio per questo – ha aggiunto Stefani – abbiamo lanciato l’idea di “Bussola Lavoro”, un portale che sulla base di numeri e analisi predittive relative al mercato occupazionale possa supportare ragazzi e ragazze nella scelta del proprio percorso formativo e lavorativo, tenendo conto delle reali esigenze del mondo produttivo. Sappiamo infatti che entro il 2030 in Veneto mancheranno più di 280mila lavoratori qualificati e abbiamo bisogno anche di lavoratori specializzati, per questo resta fondamentale un orientamento efficace, perché le scelte avvengano nel solco delle necessità delle imprese”.