Lo scorso 25 ottobre 2025, alle 23:30 a Bovolone si era scatenata una violenta rissa che ha visto coinvolte 12 persone, 8 italiane e 4 extracomunitarie, delle quali 8 erano maschi e 4 le femmine e 6 di esse erano minorenni, tre maschi e tre femmine.
Le indagini dei Carabinieri hanno avuto bisogno di tempo ma, alla fine, tutti i partecipanti sono stati identificati.
La Questura di Verona, dopo che il fatto aveva disturbato la cittadina e creato una certa apprensione per il senso di insicurezza generato, ha avviato attività di controllo straordinarie del territorio.
La stretta
7 novembre 2025 – Sono stati controllati con particolare attenzione alcuni locali pubblici di Bovolone, all’interno dei quali sono state effettuate approfondite verifiche anche da parte degli agenti della Polizia Amministrativa e Sociale: nel corso degli accertamenti sono state identificate numerose persone e sono state emesse sanzioni amministrative a carico del titolare di un locale nel quale sono state riscontrate delle irregolarità.
18 novembre 2025 – La Polizia di Stato ha identificato 76 persone e sono stati sottoposti a verifiche 4 esercizi pubblici.
All’operazione ha partecipato la Questura, il Reparto Prevenzione Crimine Veneto e la Polizia Locale di Bovolone; posti di controllo sono stati organizzati in aree urbane dove era stata segnalata la presenza di cittadini stranieri irregolari, nonché di persone dedite ad attività illecite.
Volendo quantificare
Complessivamente, 109 persone sono state identificate e 5 di queste, che erano irregolari in Italia, sono state segnalate per l’espulsione dal territorio nazionale.
Quanto alla rissa
Inoltre, avuta relazione di quanto successo il 25 ottobre, il Questore di Verona ha emesso:
- 10 provvedimenti di Divieto di Accesso ai Pubblici Esercizi (Dape), nei confronti di 8 cittadini italiani e 2 di origine marocchina;
- 2 avvisi orali nei confronti di due cittadini italiani, padre e figlia, a carico dei quali è stato emesso anche il Dape.
La pera non cade distante dall’albero
Proprio con riferimento agli ultimi due provvedimenti:
- il padre aveva diversi precedenti penali per reati contro la persona, il patrimonio, nei confronti di Pubblici Ufficiali e in materia di stupefacenti;
- la figlia appena 19enne, che in passato è stata protagonista di altri episodi criminosi di gruppo, è stata indicata come la figura dominante del branco in occasione della rissa del 25 ottobre.