Robe da matti

Lanciano molotov contro la casa di una ex dipendente, li aveva ingaggiati l’ex datore di lavoro

Fabbricazione e porto abusivo di mezzi incendiari: tre italiani in manette

Lanciano molotov contro la casa di una ex dipendente, li aveva ingaggiati l’ex datore di lavoro

I Carabinieri del Comando Provinciale di Verona, con un loro comunicato di oggi, informano che nella tarda mattinata del 12 settembre 2025, a Legnago ignoti avevano lanciato contro la casa di una signora colà residente, delle bottiglie incendiarie e che una di queste era finita addirittura all’interno dell’abitazione.

I due ordigni, per fortuna, non erano innescati

Allertati, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Legnago, avviavano ogni utile azione che potesse portare all’identificazione degli autori del grave attentato.

Conoscenza del territorio

Grazie all’ottima conoscenza del territorio ed al supporto dei sistemi di videosorveglianza della Città e dei paesi limitrofi, l’Arma acquisiva concrete e rilevanti fonti di prova a carico di tre soggetti veronesi.

Tutto sottoposto alle valutazioni della Procura di Verona, il Giudice per le Indagini Preliminari disponeva la carcerazione dei tre indagati, in quanto indiziati, a vario titolo, di fabbricazione e porto illegale in luogo pubblico di ordigni incendiari e di tentata estorsione, aggravati, dai danni procurati alla vittima.

Atto intimidatorio

Per quanto riferito dall’Arma, gli indagati avrebbero scagliato le “molotov” contro l’abitazione della vittima per poi dileguarsi.

Grazie alla meticolosa revisione dei filmati delle telecamere ed al lavoro investigativo compiuto dai Carabinieri, si giungeva ad una sconcertante scoperta.

La molla del tutto era da ricercarsi in precedenti rancori tra un 55enne, ex datore di lavoro della vittima, soccombente in una causa giuslavoristica, che aveva ingaggiato per 4,000 euro, un 52enne ed un 62enne, affinché eseguissero l’atto intimidatorio allo scopo di far desistere l’ex dipendente dalla richiesta del credito.

Com’è finita?

Il 19 novembre 2025, i Carabinieri di Legnago, su ordine della Procura della Repubblica di Verona, arrestavano i tre indagati e, concluse le formalità di rito, li portavano tutti al carcere di “Montorio” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.