A meno di 70 giorni dal “Venerdì gnocolar“, fissato per il 13 febbraio 2026, si accende una forte polemica sul futuro della sfilata e sull’organizzazione del Bacanal del Papà del Gnoco a Verona.
L’edizione numero 496 della storica kermesse veronese è in bilico a causa dei mancati finanziamenti e di un aperto braccio di ferro tra l’Amministrazione comunale e il comitato che tradizionalmente cura l’evento.
Carnevale di Verona a rischio: fondi bloccati per il Bacanal del Papà del Gnoco
Sulla manifestazione più sentita del Carnevale veronese si allungano le ombre dell’incertezza economica.
La principale criticità riguarda i finanziamenti comunali, che ammontano a circa 70 mila euro. Il Comune ha infatti sospeso l’erogazione in attesa di ricevere chiarimenti sulle modalità con cui il Comitato organizzatore del Bacanal ha gestito e speso i fondi ricevuti negli anni precedenti.

A questa incertezza si aggiunge la mancata assegnazione dei finanziamenti ministeriali: l’anno passato, l’evento non ha ricevuto i 291 mila euro richiesti, a causa della presunta mancanza di requisiti necessari.
Sfilata garantita, ma l’organizzazione resta in dubbio
Nonostante il clima di tensione, l’Amministrazione comunale ha voluto rassicurare la cittadinanza su un punto fondamentale: il Carnevale e la sfilata del “Venerdì gnocolar” sono garantite.
Tuttavia, il Comune ha espresso forti riserve sul mantenere l’incarico organizzativo al Comitato Bacanal. Questo scenario è complicato dal fatto che altri soggetti si sono già fatti avanti per subentrare nella gestione della sfilata, l’evento centrale in cui il “Papà del Gnoco” sfila per la città insieme alle altre maschere e ai carri allegorici.
La discussione, dunque, non riguarda l’annullamento della manifestazione, ma l’identità del soggetto che la curerà.
Si attende ora di capire quali saranno le decisioni definitive prese dal Comune per sbloccare la situazione finanziaria e organizzativa in vista dell’imminente appuntamento di febbraio.