Un nuovo capitolo per Castelvecchio: la storica passerella progettata da Carlo Scarpa tra il 1961 e il 1964 è stata restaurata e riaperta al pubblico. L’intervento ha permesso di salvaguardare un elemento fondamentale del museo, garantendo sicurezza e continuità del percorso espositivo.
Il restauro della passerella e del balconcino
La passerella scarpiana collega le sale della reggia alle gallerie, passando sopra la statua equestre di Cangrande della Scala.

Il restauro, costato 250 mila euro, ha riguardato anche il balconcino sottostante. Secondo la vicesindaca e assessora all’Edilizia Monumentale Barbara Bissoli, l’intervento dimostra la cura dell’Amministrazione per il patrimonio monumentale cittadino e risolve problemi di manutenzione e sicurezza non completamente affrontati dai lavori precedenti.
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I lavori, iniziati l’8 gennaio 2025, hanno previsto la sostituzione di elementi metallici compromessi, il recupero e restauro di parapetti di legno, montanti e corrimani. La parte strutturale in acciaio è stata sostituita con putrelle identiche, mentre le solette di calcestruzzo sono state rifatte rispettando misure, materiali e finiture originali.
Urgenza, indagini e sospensioni
Negli ultimi anni la ruggine aveva compromesso la stabilità della passerella: ossidazione dei ferri di armatura, rigonfiamenti del calcestruzzo e saldature saltate avevano reso necessario un puntellamento provvisorio nel 2022. Rilievi, indagini e prove sui materiali hanno permesso di pianificare interventi mirati e sicuri.
I lavori sono stati temporaneamente sospesi il 30 aprile 2025 per consentire scavi archeologici nel cortile di Castelvecchio e ripresi il 22 settembre, includendo anche il restauro del balconcino adiacente. Il completamento è avvenuto il 1° dicembre, entro i tempi contrattuali.
Un percorso museale rinnovato
Grazie a questo intervento, il visitatore può ora percorrere il museo in continuità, apprezzando la scultura di Cangrande della Scala da punti di vista inediti. L’allestimento di Carlo Scarpa permette di osservare i dettagli più minuti delle opere e di vivere l’esperienza museale in maniera nuova e coinvolgente.