È stato individuato e denunciato dai Carabinieri della Compagnia di Caprino Veronese l’autore del grave episodio avvenuto lo scorso 20 dicembre 2025 a Peri, nel territorio comunale di Dolcè, quando un gruppo di ciclisti del team “A.S.D. – SC Padovani” è stato raggiunto da colpi d’arma da fuoco mentre percorreva una strada statale.
La dinamica dei fatti
Secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, inviata in una nota diffusa martedì 23 dicembre 2025, un automobilista, durante il sorpasso del gruppo di ciclisti lungo la SS12 dell’Abetone e del Brennero, avrebbe estratto una pistola ed esploso due colpi in direzione degli sportivi, generando una situazione di estremo pericolo per l’incolumità pubblica.
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Indagini rapide e mirate
Le indagini, condotte dai Carabinieri di Peri, si sono sviluppate in tempi rapidissimi grazie all’analisi dei sistemi di lettura targhe, all’esame delle telecamere di videosorveglianza e a una capillare attività informativa sul territorio, nonostante l’assenza iniziale di elementi determinanti come il numero di targa del veicolo.
Fondamentale per l’identificazione del responsabile è stato un particolare dell’autovettura, una berlina tedesca di grossa cilindrata: un faro non funzionante, elemento che ha consentito agli investigatori di restringere il campo delle ricerche tra i numerosi transiti registrati nella zona.
Identificato il responsabile
Il conducente è stato individuato in un 25enne incensurato, residente in provincia di Verona. Secondo quanto emerso, il gesto sarebbe riconducibile a futili motivi legati a contrasti sulla circolazione stradale e a una marcata avversione verso i ciclisti.
Nel corso delle attività investigative è stata rinvenuta e sequestrata l’arma utilizzata, una pistola a salve priva del tappo rosso, occultata sotto il pianale del bagagliaio dell’auto. L’arma, pur non essendo offensiva, era indebitamente detenuta e portata in un contesto che ne escludeva un uso ludico.
Il 25enne è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Verona per i reati di minaccia aggravata, porto di armi od oggetti atti a offendere ed esplosioni pericolose.
L’intervento dei Carabinieri ha permesso di assicurare rapidamente alla giustizia il presunto responsabile di un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
Resta fermo il principio di presunzione di innocenza: la responsabilità penale dell’indagato sarà definitivamente accertata solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna.