Arrestato spacciatore 37enne di Concamarise
Per non destare sospetti, si portava spesso la propria figlia di 3 anni a bordo del veicolo.

Arrestato spacciatore 37enne di Concamarise che spacciava nel tardo pomeriggio con tecniche collaudate.
Arrestato per spaccio dai militari della stazione di Minerbe
I militari della stazione di Minerbe hanno concluso l'indagine sullo spaccio di sostanze stupefacenti, iniziata ad ottobre scorso, allorquando una pattuglia aveva fermato una coppia di ragazzi sulla SR 10, e trovati in possesso di un piccolo quantitativo di droga, 10 grammi, di due tipi: haschish e marijuana. I due vennero segnalati alla Prefettura di Verona e contestualmente cominciò l'indagine che permise di capire che lo spacciatore era un cittadino marocchino, I. N. di 37 anni, domiciliato in Concamarise che era già stato condannato per la stessa attività anche in tempi recenti e che svolgeva la sua attività a bordo di una vecchia skoda.
Portava spesso la propria figlia di 3 anni a bordo del veicolo
L'uomo, per evitare i controlli su strada da parte delle Forze dell'Ordine e per non destare sospetti, si portava spesso la propria figlia di 3 anni a bordo del veicolo con cui effettuava i propri illeciti traffici, insieme ad una altro marocchino, Z. I. classe 1987, residente a Sanguinetto, nullafacente e con precedenti di polizia., che aveva funzioni di autista. Purtroppo nel corso dei servizi è stato accertato che l'involontaria piccola spettatrice di questo traffico era un bambina di pochi anni, figlia di I. N., che doveva assistere all'attività del padre il quale agli appuntamenti per la cessione della droga provava anch'egli lo stupefacente con il cliente.
I malviventi agivano di sera e nel tardo pomeriggio
La loro attività veniva svolta durante la sera e nel tardo pomeriggio con tecniche collaudate: l'acquirente contattava lo spacciatore con una breve telefonata o sms, veniva predisposto un primo appuntamento per la consegna del denaro. In quella sede veniva stabilito un altro appuntamento per la consegna della droga che variava in base alle disponibilità, ossia da alcuni grammi ad oltre duecento. In molti casi lo scambio avveniva in Via Faval a Sanguinetto, una strada isolata in mezzo alla campagna priva di ripari difficilmente controllabile dalle forze dell'ordine. L'indagine ha permesso, nonostante i loro stratagemmi per evitare i controlli, comunque di accertare numerose cessioni di droga avvenute in varie località della bassa veronese fra cui Nogara, Cerea, Sanguinetto, Legnago, Bergantino, Casaleone, Angiari, ecc. per un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, diventando punto di riferimento per lo spaccio nella Bassa Veronese. Altresì sono state accertate cessioni di sostanze stupefacenti a persone minorenni, infatti nell'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal G.I.P. di Verona d.ssa L. Magri, che ha concordato pienamente con le risultanze investigative dei Carabinieri, cha comportato l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per I.N., eseguita ieri dai militari di Minerbe coadiuvati da altri colleghi della Compagnia di Legnago, viene contestato oltre al reato di traffico di sostanza stupefacenti e la recidiva infraquinquennale, anche l'aggravante dello spaccio a minorenni. Invece nei confronti di Z.I. che è stato rintracciato in un abitazione di Sanguinetto sottoposta a pignoramento che aveva occupato arbitrariamente con due connazionali, è stata eseguita l'ordinanza nella quale è stato disposto l obbligo di dimora in Sanguinetto e l'obbligo di presentazione quotidiano.