Centro antiviolenza Petra
Le donne del rally veronese testimonial del centro.
Centro antiviolenza Petra. Le donne del rally veronese testimonial del centro.
La collaborazione rally-centro
Prosegue la collaborazione tra il gruppo sportivo Lady Rally, le donne dell’automobilismo veronese, e il Centro antiviolenza Petra del Comune di Verona. Due gli appuntamenti in programma nel mese di giugno. Il 1° Rally della Valpolicella che partirà da Negrar e al quale sono stati invitati tutti gli equipaggiamenti rosa d’Italia; parte del ricavato della manifestazione che si terrà il 9 e 10 giugno sarà devoluta al Centro Petra. Il secondo evento si terrà invece il 23 e 24 giugno, nel piazzale Re Teodorico in fiera, dove sarà possibile salire sulle auto da corsa e fare una prova su un mini circuito assieme ad un vero pilota. Durante entrambe le manifestazioni sarà anche effettuata una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.
Raccolta fondi
Lo scorso anno il gruppo Lady Rally ha raccolto circa 2 mila euro, che hanno permesso l’acquisto di beni di prima necessità per gli ospiti della casa rifugio, come condizionatore e scopa elettrica, e l’organizzazione di una festa di Natale con doni per le donne e i loro bimbi. Nel 2017 sono state 333 le richieste d’aiuto al Centro Petra e 161 i nuovi casi seguiti.
Il lavoro di squadra
“Sono sempre di più le donne che denunciano e scelgono di farsi aiutare – ha spiegato l’assessore alle Pari opportunità Francesca Briani -. Per questo il sostegno di associazioni e gruppi come Lady Rally è davvero fondamentale. Le donne dell’automobilismo veronese ci permettono di veicolare questi messaggi anche in ambiti prettamente maschili. Con grande passione e determinazione, sostengono questa importante causa raccogliendo fondi ma soprattutto sensibilizzando tutti coloro che incontrano, nelle scuole e nei circuiti di gara. È un lavoro di squadra, grazie al quale il Comune riesce ad aiutare e salvare molte donne con i loro bambini”.
Centro antiviolenza Petra
Il Centro Petra, servizio gratuito rivolto a donne che subiscono violenza maschile tra le mura domestiche, ha registrato nel 2017 ben 333 richieste d’aiuto, per 161 nuovi casi (rispetto ai 146 del 2016) e un totale di 1.325 colloqui effettuati (erano stati 1.200 nel 2016). Sempre lo scorso anno è stata data ospitalità temporanea nella casa rifugio a 13 donne e 9 bambini (rispetto alle 6 donne con 8 bambini del 2016); nel centro di Protezione della Giovane, invece, è stata garantita pronta accoglienza a 25 donne assieme a 21 minori (rispetto alle 13 donne con 12 minori del 2016).
Qualche dato
Ben 35 gli uomini che hanno contattato nel corso del 2017 lo spazio di ascolto per uomini che agiscono violenza, dei quali 18 hanno deciso di farsi aiutare. Dal 2013, quando il servizio è stato attivato, alla fine dello scorso anno, sono state 163 le richieste di aiuto da parte di uomini e 74 i casi seguiti dallo sportello comunale. Sull’homepage del sito web del Comune di Verona è evidenziato il numero verde da chiamare in caso di emergenza; cliccando sul banner è possibile accedere nell’anonimato a tutte le informazioni relative al servizio gratuito antiviolenza.