Dall'Arsenale alle eccellenze europee
Un confronto sul tema del Riuso del patrimonio storico militare.
Dall'Arsenale alle eccellenze europee. Un confronto sul tema del Riuso del patrimonio storico militare.
VIII Congresso Nazionale Architetti PPC
A Verona un’anticipazione dei temi che verranno sviluppati nel VIII Congresso Nazionale Architetti PPC: dal processo di rigenerazione dell’Arsenale di Verona alle esperienze in ambito europeo.
Il riuso del patriomonio storico
Lo scorso 17 maggio, nelle Sale Formazione M15 (Ex Magazzini Generali), organizzato dalla FOAV (Federazione Ordini Architetti del Veneto) in collaborazione con l'Ordine degli Architetti PPC della provincia di Verona, si è tenuto un incontro, molto partecipato, per mettere a confronto esperienze sul riuso del patrimonio storico militare con la presentazione del processo di rigenerazione dell'Arsenale di Verona e delle esperienze in ambito europeo: Olanda, Norvegia, Finlandia ed una riflessione finale sul valore dei beni comuni. Incontro questo di Verona, come dichiarato dal Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Verona, Amedeo Margotto, che, attraverso le riflessioni, le testimonianze e gli esempi portati sul tavolo dei relatori, ha reso evidente come sia possibile, e come ci sia l’esigenza, di “far diventare le cose straordinarie la norma”.
Trasformazione
Si è voluto riflettere sul concetto di RIUSO come trasformazione di un luogo, una riflessione, come sottolineato dall’ arch. Fiorenzo Meneghelli, su come in un determinato momento storico un oggetto, un edificio, un paesaggio debba essere utilizzato, su come il progetto di riuso debba essere costruito nella consapevolezza che muterà nel tempo, non solo nell’aspetto, ma soprattutto in relazione alla sua funzione.
Anticipazioni del congresso
I temi trattati durante l’incontro veronese vanno ad anticipare quelle che saranno alcune delle tematiche che troveranno ampio sviluppo durante i lavori dell'VIII Congresso Nazionale Architetti PPC che si svolgerà a Roma dal 5 al 7 luglio 2018, così ha spiegato Anna Buzzacchi Presidente della Federazione degli Architetti del Veneto. Il Congresso Nazionale vuole innanzitutto fare chiarezza su: quale ruolo gli architetti, attraverso la loro professione, debbano assumere, in questo particolare momento storico culturale di grande dibattito e cambiamento, e come comunicare, alla politica e ai cittadini, come il lavoro dell’architetto possa determinare un effettivo miglioramento della qualità dell’abitare e quindi della vita. Congresso che, come ha sottolineato l’arch. Nicola Di Battista del Comitato Scientifico del Consiglio Nazionale Architetti PPC, vuole gettare le fondamenta per quello che sarà il lavoro degli Architetti nei prossimi anni.
Un nuovo percorso
Il Congresso Nazionale, sarà sicuramente il primo passo per un nuovo percorso, ma ha già alle sue spalle un tour nazionale, con tappe in ogni regione, dove si è voluto in primis ascoltare le questioni dei professionisti ed analizzare casi concreti di rigenerazione urbana, riqualificazione e recupero del paesaggio, da questi temi si è prodotto, attraverso gruppi di lavoro, il documento che verrà discusso a Roma il prossimo luglio nei giorni 5/6/7.
Per creare un dialogo efficace
Partire dall’ascolto, è stato ribadito più volte, è l’unico modo per costruire un dialogo autentico e costruttivo e proprio da questa pratica si è introdotto il tema del processo di rigenerazione dell’Arsenale di Verona. Processo che, come ha sottolineato l’assessore Ilaria Segala, ha cominciato un nuovo corso lo scorso autunno aprendosi alla città, ascoltando le proposte libere di diverse realtà del territorio in un tavolo di discussione aperto a tutta la cittadinanza. Un percorso lungo, ancora nelle sue prime fasi, ma che nasce con l’intento di essere aperto e partecipato, l’incontro all’Ordine degli Architetti è stato infatti anche occasione per presentare la nuova sezione dedicata all’Arsenale del sito web del Comune di Verona dove si posso no seguire tutte le fasi del processo, visionare i progetti presentati e restare aggiornati sulle news. A fissare le linee guida (non il progetto, come si è più volte chiarito) del processo di rigenerazione dell’ Arsenale asburgico è il “Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Mantova”, che nella figura del prof. Filippo Bricolo in occasione dell’incontro, ha dato evidenza del processo in atto che ha portato, allo stato attuale, a due visioni sul progetto: la prima “Rus in Urbe”, ovvero il riportare la campagna in città restituendo alla città cos’era l’area agricola della Campagnola, e la seconda, invece, volta al restauro e ri-funzionamento dell’edificio.
Riflessione, anche giuridica
Durante l’incontro è stata proposta un’accurata riflessione giuridica sull’evoluzione del diritto di proprietà, a cura dell’Avvocato Silvano Ciscano, che mette al centro della proprietà la funzione di questa, in una rivoluzione, quasi copernicana, per cui la proprietà non è più una libertà dell’individuo di avere un determinato bene, ma bensì una libertà di usare un bene in base alla sua funzione sociale. L’incontro si è concluso con dei processi di valorizzazione del patrimonio storico di origine militare con esempi di eccellenza in ambito europeo: le esperienze olandesi, illustrate dall’architetto Fiorenzo Meneghelli di ICOFOR Italia e quelle dei paesi scandinavi con la testimonianza dell’arc. Roberta Luciani Havran sempre di ICOFOR Norvegia.