Rapine in stazione rintracciati e arrestati due malviventi
I fatti si riferiscono all'aggressione subito da un operaio ivoriano l'11 novembre scorso. Le indagini hanno associato ai malviventi anche un altro caso analogo commesso ad ottobre nel capoluogo scaligero.
Un ventiduenne M.M. ed un trentunenne M.J., entrambi di nazionalità marocchina, senza fissa dimora ed irregolari sul territorio italiano sono accusati di aver messo a segno due rapine in stazione. I due sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di San Bonifacio e quelli del Nucleo operativo e Radiomobile di Verona che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Verona nei loro confronti.
Rapine in stazione: aggredito un operaio ivoriano
I fatti si riferiscono all'11 novembre scorso quando, nei pressi della stazione ferroviaria di San Bonifacio, un operaio ivoriano, era stato violentemente aggredito a calci e pugni. Durante l’aggressione il malcapitato era stato minacciato con un coltello, al fine di fargli consegnare i propri telefono cellulare e portafogli, contenente poco più di 100 euro. Nell’occasione, la vittima, era stata medicata presso il Pronto soccorso dell’ospedale di San Bonifacio e dimessa con una prognosi di 7 giorni per le escoriazioni riportate a seguito delle violenti percosse subite.
Incastrati dalle telecamere
Le indagini condotte dai miliari della stazione carabinieri di San Bonifacio, grazie all’ausilio delle telecamere presenti sul luogo dell’accaduto, hanno consentito di estrapolare le immagini registrate ed i successivi riscontri hanno consentito, in breve tempo, di giungere all’identificazione dei rei, riconosciuti in un secondo momento, senza esitazioni, anche dalla povera vittima.
Episodio precedente
Nel corso delle indagini emergeva, poi, che uno dei due criminali, il trentunenne M.J., era già stato individuato dal Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Verona quale autore di un’altra violenta rapina commessa nel capoluogo scaligero il 4 ottobre 2017 col medesimo modus operanti. Le convergenti risultanze investigative sono state quindi accolte dal gip del tribunale di Verona che, riunendo i due separati procedimenti penali, ha emesso la misura cautelare per entrambi gli stranieri.
L'arresto
Dopo accurate ricerche, il più giovane dei due, M.M., è stato rintracciato dai carabinieri di San Bonifacio nella stessa cittadina, mentre il provvedimento a carico del trentunenne M.J. è stato eseguito dai carabinieri di Verona presso il C.I.E. di Torino, dove lo straniero si trovava in attesa della definizione delle procedure amministrative di identificazione ed espulsione per altri reati commessi. I due stranieri si trovano ora presso le Case circondariali di Verona e Torino.