Cellulare alla guida, 25 multe in poche ore

Lotta serrata alla distrazione, diventata la prima causa di sinistro stradale grave o mortale.

Cellulare alla guida, 25 multe in poche ore
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Cellulare alla guida, ben 25 automobilisti sorpresi, nel giro di poche ore, alla guida mentre utilizzavano il telefonino. Immediato il verbale da 161 euro con decurtazione di 5 punti dalla patente, 10 per i neo patentanti.

Controlli serrati

E’ successo lunedì scorso, durante un servizio della Polizia municipale, che ha incrementato i controlli a seguito dei gravi incidenti avvenuti tra giugno e luglio, per volere della Giunta e di quanto deciso in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Anche agenti in borghese

Dall’inizio dell'anno sono stati 543 gli utenti sanzionati per utilizzo indebito del cellulare alla guida.  A supporto degli agenti anche personale in borghese e su moto, per intercettare in modo più veloce e preciso, bussando direttamente sul finestrino dell’auto, gli automobilisti distratti alla guida, il più delle volte occupati a scrivere messaggi istantanei piuttosto che a navigare su internet o sui social network.

Cellulare alla guida, vietato anche ai semafori

In attesa di ulteriori restrizioni da parte del Governo, si ricorda che l’uso del cellulare è vietato durante tutta la circolazione stradale, quindi anche nei momenti di attesa al semaforo. Oltre alla sanzione è prevista anche la sospensione della patente, in occasione della seconda violazione nel biennio.

Prima causa di incidenti, anche gravi

La distrazione è diventata la prima causa di sinistro stradale grave o mortale, come indicato nell'ultimo rapporto Aci-Istat. Il giro di vite della Polizia municipale proseguirà anche in previsione del rientro in città di molti veronesi e in concomitanza dell’avvio dell’anno scolastico.

In caso di incidente vengono chiesti i tabulati telefonici

In caso di sinistro stradale grave, la Polizia municipale chiede all'autorità giudiziaria i tabulati telefonici e di connessione dati, in modo da poter verificare se chi era alla guida fosse distratto, in modo particolare anche su fuoriuscite autonome, spesso inspiegabili dal punto di vista della dinamica.