Corrieri della droga: altri due arresti
A Verona sono stati rinvenuti un chilo e 400 grammi di stupefacente.
Corrieri della droga: altri due arresti. A Verona sono stati rinvenuti un chilo e 400 grammi di stupefacente.
Altro servizio, altro sequestro
Un altro colpo inferto dalla Polizia Ferroviaria di Verona al traffico di sostanze stupefacenti.
L’arresto è avvenuto nella serata dello scorso 29 agosto nel corso di uno dei consueti servizi di controllo finalizzati in particolare alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti che trova in Verona, sulla direttrice ferroviaria per il nord Europa, un luogo di transito naturale. A confermarlo sono i numerosi sequestri di stupefacente effettuati negli ultimi mesi, culminati con l’ultimo arresto di un cittadino pakistano trovato in possesso di oltre 2 kg di marijuana.
Due soggetti sospetti
All’arrivo di un treno regionale proveniente da Milano sono stati notati due stranieri sospetti, M.A.W. afgano di 37 anni e K.M.N. pakistano di 32 anni, che per il loro atteggiamento nervoso e guardingo non sono passati inosservati e sono così stati sottoposti a controllo da parte degli agenti.
I due, in possesso di regolare permesso di soggiorno, dichiaravano tra l’altro di non conoscersi benché notati a parlare insieme. Il controllo è andato avanti e gli agenti hanno effettuato una più approfondita verifica ed alla perquisizione personale e dei bagagli, che hanno portato al rinvenimento di 15 panetti di hashish che M.A.W. aveva nascosto in una borsa portadocumenti per un paseo complessivo di un chilo e 400 grammi.
Oltre alla droga
Appurato che i due stavano viaggiando insieme, entrambi sono stati sottoposti ad arresto. Inoltre, dalla perquisizione sono stati recuperati anche la somma di circa 450 euro e ben quattro telefoni cellulari, sequestrati.
Il Magistrato, informato dei fatti, ha disposto la traduzione di ambedue gli arrestati nella Casa Circondariale di Montorio a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Nella mattinata odierna, in sede di rito direttissimo, il giudice, dopo la convalida dell’arresto ha disposto la custodia cautelare in carcere e rinviato l’udienza.