Arrestati rapinatori di villette, fine dell'incubo

Task force oltre confine: i carabinieri mettono fine al triangolo del terrore. Sono i colpevoli della rapina in villa a Goito della scorsa notte, i quattro uomini sono indagati per diversi colpi messi a segno tra la bassa veronese, il mantovano e Rovigo.

Arrestati rapinatori di villette, fine dell'incubo
Pubblicato:
Aggiornato:

Arrestati rapinatori di villette, fine dell'incubo. Task force oltre confine dei i carabinieri. I quattro uomini sono i colpevoli della rapina in villa a Goito della scorsa notte e sono indagati per diversi colpi messi a segno tra la bassa veronese, il mantovano e Rovigo.

Arrestati rapinatori di villette. Task force oltre confine: i carabinieri mettono fine al triangolo del terrore. Sono i colpevoli della rapina in villa a Goito della scorsa notte, i quattro uomini sono indagati per diversi colpi messi a segno tra la bassa veronese, il mantovano e Rovigo.
triangolo del terrore

Fine dell'incubo

All’alba del 31 agosto, i militari dei Comandi Provinciali Carabinieri di Verona e Rovigo hanno eseguito in rapida sequenza blitz nei due covi dei rapinatori che hanno fatto una violenta irruzione a Goito, nel Mantovano, traendo in arresto E.J.Z. classe 1990, M.M. classe 1987, O.S. classe 1996, pregiudicati per reati contro il patrimonio, e O.I. classe 1983, tutti extracomunitari di nazionalità marocchina, irregolari sul territorio. Due i covi: uno a San Giovanni Lupatoto, in un appartamento in via Carlo Alberto Dalla Chiesa e l'altro a Begasso di Terrazzo.

I quattro soggetti sono stati tratti in arresto in flagranza per concorso in rapina pluriaggravata e resistenza a pubblico ufficiale e indagati per ricettazione

Il triangolo del terrore

Da alcune settimane è stato disegnato un "triangolo del terrore", dove due Aliquote composte dai carabinieri di Legnago e di Rovigo, oltre alle diverse pattuglie in borghese di Verona, hanno protratto le loro attività di raccolta degli indizi e delle piste che li hanno portati all'arresto dei quattro marocchini. I malviventi si spostavano a bordo di una Fiat Sedici color oro risultata poi rubata. A Goito, hanno fatto irruzione nelle ville in maniera definibile "violenta". Un piede di porco, una roncola (attrezzo agricolo pesante e con una grossa lama) e un bastone erano le armi preferite per vessare le proprie vittime, prima che queste potessero anche solo accorgersi dell'intrusione. Questi sono elementi che paiono essere uguali anche in altri casi.

https://youtu.be/69xzed5_YeQ

 

La vittima prediletta

Anziani, donne in casa da sole e chiunque ritenessero "debole" o facile da immobilizzare e spaventare. Da quanto è emerso nelle indagini dei militari la predilezione dei quattro malviventi era quella di colpire in abitazioni che potessero apparire "appetibili" come villette e case indipendenti. L'ideale era colpire quelle abitate da persone anziane o in un momento in cui in casa fosse presente qualcuno reputato "debole" ai loro occhi e sotto il loro agire.

DSC_0101
Foto 1 di 2

un piccolo bottino e le armi

DSC_0087
Foto 2 di 2

Andrea Pezzo, Nicola Di Gesare, Mauro Tenani, Fabrizio Cassatella

Proseguono le indagini

Coordinati dal sostituto procuratore dottor Marco Zenatelli, le indagini proseguono. Non è escluso che possano essere i colpevoli di rapine anche fuori dal confine veronese, in Veneto e in quello mantovano. Intanto i quattro soggetti del terrore sono stati assicurati alla giustizia.

 

Commenti
Aldo

Verranno espulsi o dovremo poi mantenerli anche in carcere?

Seguici sui nostri canali