Reading sul dramma della Prima guerra mondiale
Melotto, Tondini, De Gasperi e Frattini portano in scena lo spettacolo "La vita tra le righe"
Reading sul dramma della Prima guerra mondiale.
Reading per celebrare la fine della Grande Guerra
Domenica 4 novembre, alle ore 18.00, il Teatro Salus ospiterà, in occasione della celebrazione della fine della Prima Guerra mondiale, il reading “La vita tra le righe. Storia privata della Prima Guerra mondiale a Legnago”. Sarà un’occasione per presentare ai legnaghesi e non, dai giovani agli adulti, la storia della Prima Guerra Mondiale sotto un profilo ancora sconosciuto. Lo spettacolo, infatti, è realizzato sulla base di ricerche accurate da parte dello storico contemporaneista Federico Melotto – direttore dell’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza, e ricercatore presso l’Università degli Studi di Verona – che ha portato alla luce materiale ancora inedito dell’Archivio Fioroni di Legnago.
I protagonisti di quegli anni, una guerra di tutti
Parlare di uomini e donne che vissero al tempo della Prima guerra mondiale e furono interamente coinvolti e travolti da quell’evento che modificò radicalmente il corso delle loro vite. Questo l’obiettivo che si propone di realizzare l’associazione attraverso uno spettacolo teatrale che mette in scene le vicende di gente comune. Infatti, contrariamente a quanto era stato previsto dai comandi militari, la Grande Guerra palesò fin da subito il proprio vero volto: quello di uno scontro lungo e logorante in cui gli eserciti finirono per fronteggiarsi per oltre quattro anni sulla linea del fronte, sostanzialmente statica ed identica a se stessa per l’intera durata del conflitto. Si trattò di una guerra di posizione, all’apparenza infinita, dove «il coraggio inerme» non poteva «nulla» di fronte alle nuove “meraviglie” della tecnica bellica.
Una guerra Grande
Una guerra nuova, dunque, dai contorni sostanzialmente sconosciuti. Una guerra “grande” che coinvolse circa 200 milioni di persone, comprendendo i soldati al fronte e i loro famigliari. In questo senso si può dire che anche la popolazione civile visse e quindi ebbe ben presente la propria guerra, ovvero la guerra nelle retrovie quella che non si combatte con le armi ma tutt’al più con sofisticate strategie di adattamento sociale. Vi fu dunque uno sforzo comune da cui nessuno poteva esimersi che compendiava quello dei soldati sulla linea del fuoco. Per tutti questi motivi la storia della Prima guerra mondiale non riguarda soltanto l’ambito militare. Milioni di esistenze, infatti, furono legate simultaneamente ad un’unica rete che le collocò su un orizzonte comune; furono segnate in gran parte dagli stessi dolori, dagli stessi disagi e dalle stesse emozioni. Tutto questo può essere colto e rivissuto oggi, grazie alla forza di una ricostruzione teatrale, avvalendosi delle numerosissime lettere scritte durante gli anni del conflitto anche dai soldati del Legnaghese. In parte, oggi, sono conservate negli archivi della Fondazione Fioroni (in particolare quelle dirette alle signorine Fioroni), in parte sono state pubblicate e in parte si possono ritrovare sui giornali locali («L’Amico del Popolo»). Si tratta di documenti di eccezionale valore che consentono di calare lo spettatore nella dimensione più intima e privata del conflitto facendogli compiere un viaggio inedito attraverso gli orrori della guerra. Fonti preziose che andranno contestualizzate e spiegate ma soprattutto fatte vivere e interagire con il pubblico.