Alice Mezzani: in viaggio alla ricerca di sé

Lei: «Nel mio peregrinare ho sempre trovato le risposte che desideravo, perché credo che il mondo sia l’Amore che ti circonda»

Alice Mezzani: in viaggio alla ricerca di sé
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Lei: «Nel mio peregrinare ho sempre trovato le risposte che desideravo, perché credo che il mondo sia l’Amore che ti circonda»

«Il viaggio è lo strumento attraverso cui ho scoperto chi sono realmente, ho trovato la mia identità». Così Alice Mezzani, ingegnere ambientale di 38 anni, spiega il significato del suo viaggiare, che sebbene implichi migliaia di chilometri di strada, per lei è un percorso principalmente interiore. La passione dei viaggi le è stata trasmessa dalla madre Bruna, che ha girato il mondo intero partendo con biglietti di sola andata.

«Restava all’estero mesi interi - racconta Alice - Un aneddoto ben rappresenta il suo modo di viaggiare: quando andava in Egitto in aereo si portava anche la macchina da cucire, per passare il tempo a imbastire vestiti sulla spiaggia. Io sono cresciuta guardando il mondo nei suoi album di fotografie e sentendole ripetere la frase “Appena puoi, Alice, monta su un aereo, perché viaggiare ti apre gli occhi”». A 15 anni Alice ha cominciato a seguire le orme materne e per una decina d’anni l’Africa è stata una meta fissa: sette volte in Egitto, sei in Kenia, e poi Marocco, Tanzania, Madagascar.

In quest’ultimo paese un incontro l’ha colpita particolarmente: «Mi sono avvicinata a un bambino con la sindrome di Down che osservava serioso l’orizzonte e lui mi ha detto una frase che mi ha lasciata senza parole, non lontana dal concetto che mi ripeteva mia madre: “Io ho capito che per diventare grande devo viaggiare”». Sebbene Alice abbia fatto innumerevoli viaggi, da ogni angolo d’Europa alla Thailandia, dal Messico alle Hawaii, quelli che le hanno cambiato la vita sono stati in Perù e a Bali, due anni fa, quando, dopo anni di studi di kinesiologia, Alice, ormai kinesiologa professionale e naturopata, ha scelto di dedicarsi completamente a questo, abbandonando la carriera da ingegnere.

«Sono una persona credente - racconta - e penso che nel viaggio le risposte che Dio dà siano amplificate, perché si è lontani dal caos quotidiano e più disposti all’ascolto». In Perù e a Bali Alice è arrivata piena di dubbi è incertezze sul drastico cambiamento che stava per attuare nella sua vita e osservando la natura, gli animali e le persone intorno a lei in un luogo tanto lontano dalla sua realtà ha saputo trovare la serenità di formulare le risposte. «Sono convinta che la vita ci parli in molti modi, attraverso segnali di ogni tipo. Per me il mondo è l’Amore, con la “a” maiuscola perché per me è quello divino, che ci circonda».

E’ così che attraverso il viaggio Alice ha trovato la sua strada, vedendo le risposte che andava cercando in segnali semplici, e per altri di nessun significato, ma per lei chiarissimi, come ricorda: «Una volta ero in Perù, a cinquemila e seicento metri di altitudine, nei pressi del vulcano Libinas, e mi tormentavo chiedendomi se sarei mai riuscita a sentirmi libera di fare ciò che volevo davvero. Appena formulato questo pensiero, ho guardato il cielo di fronte a me e ho visto chiarissima la sagoma di un uccello ad ali spiegate nella direzione della strada che stavo percorrendo. Per me è stato un messaggio cristallino».

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