Maltempo, da Verona partiti altri 50 volontari alla volta del Bellunese
Oltre una dozzina di gruppi in tutto, che si occuperanno principalmente di liberare strade ed edifici dai detriti.
Saranno 50 i volontari veronesi che andranno, nei prossimi giorni, a sostituire i 30 già presenti nell’Agordino in aiuto di famiglie ed enti del territorio Bellunese colpito gravemente dal maltempo. Le nuove partenze sono state programmate lunedì scorso, 5 novembre, nella riunione a Palazzo Capuleti convocata dall’unità operativa della Protezione Civile della Provincia di Verona.
Protezione civile
Oltre una dozzina di gruppi in tutto, che si occuperanno principalmente di liberare strade ed edifici dai detriti e che saranno attrezzati con motoseghe, moduli antincendio boschivo (aib), torre faro e macchinari per lavori in quota. I volontari, partiti a scaglioni, fanno parte dei gruppi di Protezione Civile di Malcesine, Sant'Ambrogio di Valpolicella, Valeggio sul Mincio, Ferrara di Monte Baldo, Tregnago, Torri del Benaco, San Giovanni Lupatoto (nucleo Lupatotino), San Bonifacio, Costermano sul Garda, Castelnuovo del Garda, Caprino Veronese, Sommacampagna e della polizia municipale di Verona.
Le squadre partite alla volta del bellunese
Con loro anche l’associazione Dragons Team, specializzata nei trasporti nelle zone impervie, un volontario del club Subacqueo Scaligero e una squadra del Reparto Volo Emergenze, che sostituirà la squadra attualmente presente e addetta alla torre faro per la frana di Perarolo nel Cadore. Una squadra di Sona e una di Mozzecane andranno al centro coordinamento soccorsi di Belluno per la gestione della cucina da campo. Inoltre l’Associazione Nazionale Alpini è presente con un numero importante di volontari veronesi attivati attraverso la Regione. Tra i gruppi che sono tornati, o che torneranno in questi giorni, quelli di Fumane, Bosco Chiesanuova, Malcesine, Castelnuovo del Garda, Cologna Veneta, San Giovanni Lupatoto e Sant'Ambrogio di Valpolicella.
Il commento del presidente della provincia
Alla riunione di ieri sera ha partecipato anche il Presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto: “Il territorio scaligero ha risposto immediatamente alla richiesta d’aiuto del Bellunese. Molti nostri volontari sono specializzati in attività strategiche per questa fase dell’emergenza. È fondamentale, infatti, liberare strade e strutture per consentire quanto prima l’inizio della ricostruzione vera e propria. Un grazie immenso a questi uomini e a queste donne che, senza nulla in cambio, offrono il loro tempo e le loro competenze a servizio di chi sta vivendo un’esperienza drammatica”.
L’unità operativa della Provincia di Verona è inoltre presente al centro coordinamento soccorsi di Belluno dal 31 ottobre con un proprio funzionario.