Povegliano, Buzzi:«Sui conti avevamo ragione noi»

Dalla maggioranza sottolineano: «La Corte dei Conti ha rilevato irregolarità che tocca a noi sanare»

Povegliano, Buzzi:«Sui conti avevamo ragione noi»
Pubblicato:
Aggiornato:

Dalla maggioranza sottolineano: «La Corte dei Conti ha rilevato irregolarità che tocca a noi sanare»

Non accennano a placarsi le polemiche in materia di bilancio a Povegliano. La maggioranza, che appoggia il sindaco Lucio Buzzi, ha fatto sapere che «La scelta di non inserire a bilancio residui ci permette un tentativo di sanare quanto rilevato dalla Corte dei Conti. Il disavanzo amministrativo di 187.203,91 € che la Corte stessa, autonomamente, ha rilevato sui bilanci comunali 2014-2015-2016 dimostra definitivamente che quanto andiamo dicendo da mesi è la sola realtà esistente, perché non rappresenta una opinione politica ma dipinge la situazione contabile, che non è interpretabile e non ha colore politico».

«La responsabilità politica di tutto questo - aggiungono da Tradizione e Futuro- ha invece colore e non è certo il nostro. Avessimo inserito a bilancio residui, non avessimo operato il riaccertamento straordinario dei residui, non avessimo fatto quei tagli tanto contestati (ma che oggi si rivelano indispensabili e necessari), oppure avessimo operato scelte di bilancio in continuità col passato, oggi saremmo travolti ancora di più da quanto rilevato dalla Corte dei Conti. La cassa del Comune ad oggi, al netto dei debiti, ammonta a circa 700.000€ e rappresenta poco più che lo stretto necessario per la mera sopravvivenza di un comune. La segnalazione della Corte dei Conti, sui bilanci del passato, ha nuovamente paralizzato per mesi gli uffici comunali e l’azione amministrativa, bloccando la disponibilità di cassa, costringendoci ad un lavoro lungo, pesante e minuzioso per ricostruire in maniera adeguata la storia contabile di Povegliano Veronese. I fatti e la storia hanno decretato che avevamo ragione noi».

«Avremmo potuto chiudere tutto e mettere i 187.000€ come debito da recuperare. Ma crediamo che un tentativo di soluzione alternativa sia doveroso e possibile. Abbiamo subito attacchi di ogni sorta in questo tempo, soprattutto da chi doveva controllare e non lo ha fatto. Per mesi abbiamo sentito millantare soluzioni e proferire accuse prive di ogni fondamento. Quello che non abbiamo mai sentito è una anche minima presa di responsabilità da parte dell’amministrazione Bigon. Dire che la cosa si risolve con un semplice assestamento contabile o ancor peggio dire che sostanzialmente non è successo nulla, significa non aver ancora capito la gravità della situazione».

«Grazie a questa operazione - concludono dalla maggioranza - che bisognava fare entro l’anno 2015 con l’introduzione delle nuove norme contabili, si tenta di ottenere la regolarizzazione dei documenti contabili e si colma l’intero disavanzo con i risparmi e le misure già adottate per il 2017. La Corte dei Conti Veneta segue un orientamento assai restrittivo su un’operazione come questa, pur se contabilmente possibile. Storicamente non ha mai accettato una soluzione simile. Tuttavia, proprio avvalendoci dei precedenti favorevoli recentissimi di altre Regioni, chiederemo con determinazione che questa soluzione sia invece accettata».